Anche se siamo nel 2018, ci sono ancora persone che si divertono ad offendere il prossimo in chiave razzista. E’ successo ancora su un campo di calcio, nel match Atalanta-Borussia Dortmund. Nel mirino, stavolta, ci è finito Michy Batshuayi, attaccante. “Nel 2018 sento ancora cori razzisti dagli spalti…Davvero? Spero che vi divertiate a guardare l’Europa League in tv mentre noi andiamo avanti e passiamo il turno”. Il tweet di Michy Batshuayi è abbastanza diretto. D’altronde, se c’è ancora gente che offende così, una reazione del genere è quantomeno preventivabile, no? L’attaccante del Borussia Dortmund si è letteralmente scagliato contro i tifosi dell’Atalanta. I bergamaschi hanno visto infrangersi il sogno europeo perché sono stati eliminati dalla squadra tedesca con un gol nel finale di partita. Il giocatore belga, però, infastidito dagli insulti piovuti dagli spalti, non ci ha pensato due volte: ha immediatamente denunciato l’accaduto attraverso i social accompagnato dagli hashtag #saynotoracism e #gowatchblackpanther, un invito ad andare al cinema a vedere il film dedicato ad un supereroe nero e africano.
2018 and still racists monkey noises in the stands … really ?! 🤦🏾♂️ hope you have fun watching the rest of @EuropaLeague on TV while we are through 🙊🙈🙉 #SayNoToRacism #GoWatchBlackPanther ✌🏾
— Michy Batshuayi (@mbatshuayi) February 22, 2018
Le reazioni a caldo
Il club tedesco si schiera dalla parte del giocatore. Infatti, dopo il tweet d’accusa arriva, prontissimo, il retweet della società. Da un certo punto di vista, il club ha voluto tutelare il proprio calciatore in una situazione abbastanza delicata. Poi, arriva il commento del presidente dell’Atalanta, Percassi: “Io non li ho sentiti, ma se fossero accaduti posso solo dire che mi scuso sinceramente col giocatore, mi dispiace molto, questi episodi non devono capitare”. Queste le sue parole ai microfoni di Sky a proposito dell’accusa di Batshuayi.