Emiliano Mondonico ha detto addio al mondo del calcio che ha sempre amato e da cui è sempre stato ricambiato. Giocava a calcio fin da bambino nell’oratorio, partendo dalla Cremonese. Avventure in Serie A con Torino e Atalanta, ma è proprio alla Cremonese che ha disputato più stagioni e collezionato più presenze come calciatore. Un tecnico stimato ed apprezzato da tifosi e dirigenze. Il Mondo conquistò una finale di Coppa Uefa con il Torino, persa a causa di un arbitraggio sfavorevole. La sua sedia alzata in cielo in segno di protesta è divenuta un simbolo. Grandi soddisfazioni anche sulla panchina di Atalanta e Cremonese, riportata in Serie A. Una lunga avventura sule panchine di tutta Italia fino al 2012, quando saluta il Novara.

L’addio
Mondonico ci ha lasciato a 71 anni, gli ultimi vissuti combattendo contro un aggressivo tumore. Sconfitto una volta, ma tornato ancora: il mister ha combattuto fino alla fine in campo come fuori. La sua figura mancherà al nostro calcio, sempre meno dotato di simboli del calcio di una volta .