Manchester United, l’annuncio social legato al possibile acquisto del club ha fatto immediatamente il giro del web: smentita immediata.
Che non sia un periodo facile per il Manchester United, ormai è acclarato. Chi pensava che l’approdo di ten Hag potesse sancire sin nell’immediato un provvidenziale cambio di tendenza, è stato incredibilmente deluso. Le due sconfitte rimediate nelle prime giornate di campionato, e soprattutto le 4 scoppole subite sul campo del Brentford, hanno acuito in maniera deleteria una crisi che era già stata preannunciata dal “caso” Ronaldo, con il fenomeno portoghese che avrebbe esternato il suo desiderio di cambiare aria, per approdare in un club che disputi la prossima edizione della Champions League.
Ma non è finita qui. Voci di corridoio sempre più insistenti – ripresi non a caso dall’autorevole “Bloomberg” – riferiscono della possibilità da parte della famiglia Glazer, proprietaria dello United dal 2005, di mettere in vendita una quota di minoranza del club, al punto che si sarebbero già materializzati dei colloqui esplorativi per capire la fattibilità di un’operazione nella quale non dovrebbe svolgere alcun tipo di ruolo Elon Musk, che pure aveva annunciato su Twitter il suo desiderio di acquistare il club “rosso” di Manchester.
Manchester United, l’annuncio di Musk e la pronta smentita
Dopo un botta e risposta su Twitter nel quale il patron della Tesla ha avuto modo di scherzare sulle sue simpatie politiche, Musk aveva chiosato: “Sto comprando il Manchester United“, salvo poi ritrattare immediatamente la sua posizione, svelando di non avere alcuna intenzione di acquistare un club sportivo, declassando il tutto a “mera battuta di lunga data“.
In realtà, stando a quanto riferito da “The Times“, sarebbe il miliardario inglese nonché amministratore delegato dell’azienda chimica Ineos, Jim Ratcliffe, uno dei principali indiziati all’acquisto dello United: un portavoce di Ineos, sbilanciandosi su quest’opzione, confiderebbe Ratcliffe un “potenziale” acquirente, desideroso di mettersi in gioco.
Insomma, il futuro dello United è ancora tutto da scrivere: sul campo, dove ten Hag è chiamato a raddrizzare immediatamente la rotta per evitare di vivere un’altra stagione nell’oblio, e nei piani alti, che potrebbero subire degli “scossoni” importanti a stretto giro di posta.