Brutte scene nella Coppa nazionale in Uruguay: la polizia ha dovuto fare irruzione in campo per sedare la maxi-rissa tra le squadre
Dal Sudamerica arrivano nuovamente scene di violenza gratuita all’interno di un campo di calcio. In questi giorni sono circolate le immagini di alcuni parapiglia in diverse nazioni, l’ultima arriva dall’Uruguay.
Ieri si è infatti giocato il match al ‘Estadio Alberto Suppici’ il match di terza fase della coppa nazionale tra Juventud Colonia e River Plate. Una partita tesa, tesissima, soprattutto nel finale di gara. Con il risultato sul 2-1 per gli ospiti, primi nel Torneo Clausura (gol di Chopitea e Walter Clar, con pareggio momentaneo di Juan Torres), nel recupero è scattata una maxi-rissa incredibile. Le tensioni crescenti, allo scoccare del quinto minuto di recupero, sono sfociate in un parapiglia generale tra i giocatori in campo. Gli scontri hanno richiesto l’intervento dalla polizia, che ha fatto irruzione in campo per sedare gli animi e ripristinare la situazione. I giocatori espulsi erano stati ben cinque, due per il River Plate e tre cartellini per la Juventud.
Non è la prima volta che in Sudamerica si assiste a scene del genere, con gli arbitri molto spesso aggrediti. Meno di un mese fa, in Argentina si è verificato un altro grave episodio che ha fatto molto discutere. Un direttore di gara donna, Dalma Cortadi, in una partita di Terza Divisione tra Deportivo Independencia e Garmense, ha ammonito Cristian Tirone. Il giocatore ha reagito in maniera sconsiderata colpendo l’arbitro alle spalle con un pugno. La partita è stata sospesa e Tirone è stato arrestato subito dopo essere uscito dal campo. Per fortuna nessuna conseguenza per Dalma Cortadi. Anche in Italia, purtroppo, assistiamo a scene deplorevoli soprattutto nelle categorie inferiori e a livello giovanile. Troppo spesso il mestiere dell’arbitro assume contorni pericolosi e non a caso, come denunciato in una ricerca recente, più di 4000 hanno lasciato la categoria.