Riti voodoo da Paul Pogba? Parla Kylian Mbappé

Mbappé interviene sulla vicenda dei riti woodoo e parla di una telefonata ricevuta da Paul Pogba: “Mi fido”.

La stella della nazionale francese Paul Pogba è finito nei giorni scorsi dentro uno scandalo che mischia vendetta famigliare, piccola criminalità e stregoneria. Il calciatore ha infatti accusato suo fratello maggiore Mathias di averlo ricattato con una banda di altri amici per ottenere il pagamento di 13 milioni di euro. Tutto è cominciato sabato con un messaggio che prometteva “rivelazioni esplosive” sul centrocampista della Juve e sulla sua agente, Rafaela Pimenta. In un video Mathias Pogba sosteneva che «tutti, compresa la Juve, devono sapere certe cose per poter decidere con cognizione di causa se lui (Paul Pogba, ndr) merita davvero ammirazione, rispetto, un posto nella nazionale francese e se è una persona degna di fiducia». 

Pogba © LaPresse

La denuncia di Paul Pogba

Mentre si è scoperto che Pogba – riporta ‘repubblica.it’ – aveva già sporto denuncia a inizio agosto, è arrivata la replica dei suoi avvocati e di Pimenta. «Le recenti dichiarazioni di Mathias Pogba sui social network non sono purtroppo una sorpresa. Si aggiungono alle minacce e ai tentativi di estorsione», si legge nel testo nel quale viene precisato che indagano le autorità competenti in Francia ma anche in Italia. Ai magistrati francesi Paul Pogba ha raccontato un primo tentativo di estorsione che risale alla primavera scorsa. Pogba è stato minacciato in un appartamento a Parigi da amici d’infanzia e da due uomini incappucciati e armati di fucili d’assalto, che gli hanno rimproverato di non averli aiutati finanziariamente in cambio di una non meglio definita “protezione”. La richiesta ammontava, ha spiegato la vittima, a 13 milioni di euro. Pogba sarebbe stato intimidito più volte da allora. La banda di “amici” sarebbe andata a minacciarlo prima nella sede del suo ex club, a Manchester, e poi persino nel centro di allenamento della Juventus. Il campione sostiene di aver riconosciuto il fratello Mathias tra gli uomini presenti. 

Non solo. L’idolo del calcio francese Kylian Mbappé è involontariamente coinvolto nell’oscura vicenda. Paul Pogba ha infatti dichiarato agli inquirenti che i suoi ricattatori volevano screditarlo diffondendo messaggi in cui avrebbe chiesto a uno stregone africano di fare un malocchio su alcuni giocatori, tra cui l’attaccante del Psg. Circostanza che il centrocampista nega ma che il fratello ha subito rilanciato sui social.

Mbappé e la telefonata con Pogba

A commentare queste voci è lo stesso Mbappé, intervenuto in conferenza stampa: “Questa cosa non cambia il nostro rapporto. Preferisco fidarmi della parola di un compagno di squadra. Mi ha chiamato e mi ha detto la sua versione dei fatti. Oggi è la sua parola contro quella di suo fratello. Io mi fiderò del mio compagno di squadra nell’interesse della nazionale. Sono abbastanza distaccato da tutta questa situazione”. Intanto, la radio francese France Info ha appreso che – in un secondo interrogatorio con la polizia – Paul Pogba ha ammesso di aver pagato un “marabout”, ma ha negato di aver voluto fare stregonerie o un malocchio a Kylian Mbappé. Vittima di tentativi di estorsione,riporta l’AnsaPaul Pogba sembrerebbe più che mai invischiato nella vicenda che è venuta alla luce per i messaggi minacciosi del fratello Mathias nei suoi confronti.

Mbappé © LaPresse

Questo caso tra i fratelli Pogba ha preso una svolta legale il 3 agosto, quando è stata aperta in Francia un’indagine per “sospetti tentativi di estorsione” sul campione del mondo 2018 con i servizi della Direzione Centrale della Polizia Giudiziaria (DCPJ). L’agenzia ha specificato che Paul Pogba sarebbero stato ricattato per evitare la diffusione di video, presumibilmente compromettenti nei suoi confronti, e la somma richiesta era proprio di 13 milioni di euro.