Cristiano Ronaldo non parteciperà alla fase a gironi di Champions League dopo 19 qualificazioni di fila. L’ultima volta che il portoghese non è riuscito a qualificarsi per il torneo più importante d’Europa, infatti, risale alla stagione 2002/03, quando al terzo turno dei preliminari incontrò l’Inter che spazzò via lo Sporting Lisbona. In altre parole, dopo 20 anni, la Champions League perderà CR7, che ha sempre giocato almeno una gara del torneo da quando è un professionista. Insomma, CR7 torna in Europa, ma non nella massima competizione. Il Manchester United ha reso nota la squadra che prenderà parte al Gruppo E di Europa League, che li vedrà impegnati contro lo Sheriff Tiraspol, la Real Sociedad e l’Omonia Nicosia. Tra i giocatori che prenderanno parte alla seconda manifestazione europea c’è anche Cristiano Ronaldo, per la prima volta “sceso” dalla Champions League. Presenti tutti i nuovi acquisti, tra cui Anthony che fa parte della lista giovani. Tagliati Phil Jones e Williams, alle prese con due infortuni.
Portieri: David De Gea, Martin Dubravka, Tom Heaton.
Difensori: Diogo Dalot, Victor Lindelof, Harry Maguire, Tyrell Malacia, Lisandro Martinez, Luke Shaw, Axel Tuanzebe, Raphael Varane, Aaron Wan-Bissaka.
Centrocampisti: Casemiro, Christian Eriksen, Bruno Fernandes, Fred, Scott McTominay, Facundo Pellistri, Jadon Sancho, Donny van de Beek.
Attaccanti: Antony, Alejandro Garnacho, Anthony Martial, Marcus Rashford, Cristiano Ronaldo.
L’ultima partita in Europa League di Cristiano Ronaldo risale al 3 ottobre del 2002, quando la competizione si chiamava ancora Coppa Uefa. CR7 indossava la maglia dello Sporting Lisbona e la squadra avversaria era il Partizan Belgrado: il match finì 3-3 e lui fece un assist che favorì il secondo gol. Tra i suoi compagni di squadra l’unico ancora in ‘attività’ è Quaresma, anche se è svincolato ed è in cerca di sistemazione. Con la nazionale portoghese si leureò campione d’Europa nel 2016. Tra gli altri ricordiamo Nelson, che è stato allenatore della squadra B dello Sporting, Rui Bento che attualmente è l’allenatore del Kuwait e Beto, che è stato team manager dello Sporting.
Intanto Ronaldo rompe il silenzio e lo fa dal suo profilo Instagram: “Well done, lads! And a very special thank you to our supporters! Let’s go, Devils!”. Un messaggio che è diventato subito virale e che lascia qualche spiraglio per una “pace” al momento lontana tra lui e la squadra. Il Manchester nelle ultime giornate è rinato e anche per CR7 potrebbe essere un punto di svolta. L’attaccante ex Juventus è però entrato solamente a inizio ripresa, sostituendo Antony, ma ancora non riesce a lasciare il segno in una squadra che, sembra, sia in grado di fare anche a meno del fenomeno di Madeira. A parlare di lui ai microfoni di DAZN, è anche l’amministratore delegato dellaJuventus Maurizio Arrivabene.
Ronaldo ha lasciato i bianconeri per far ritorno allo United negli ultimi giorni dello scorso mercato estivo, e questo aveva lasciato una ferita enorme nell’attacco della Vecchia Signora, colmata solo a gennaio con l’arrivo di Vlahovic. Arrivabene comunque si dimostra solidale con CR7, nonostante ribadisca che ora è solamente un problema dei Red Devils: “Abbiamo salutato Cristiano con grande rispetto reciproco un anno fa, quindi quello che succede al Manchester United non è più un nostro problema. È triste vederlo in questa situazione che non è piacevole né per lui né per la sua squadra, ma anche in questo caso non è più affar nostro”. Tra l’altro, la Juventus è stata una delle squadre alle quali, nel corso dell’estate, Ronaldo è stato accostato.
Senza Ronaldo la rinascita del Manchester
Un ritmo incessante con 4 vittorie consecutive, a tre punti dalla vetta dell’Arsenal nell’ultimo match all’Old Trafford dopo un avvio terribile in campionato. Cosa ha fatto Erik ten Hag per ribaltare il destino del Manchester United in pochi giorni e a riportare nel paradiso della classifica i “Diavoli Rossi” sembra essere un mister. Anche Gary Nevile, l’ex loquace capitano, non sa darsi una spiegazione: “Davvero, non capisco come abbiano potuto migliorare a tal punto, in così poco tempo”. E poi c’è Christian Eriksen, l’ex centrocampista dell’Inter, protagonista assoluto ieri nella vittoria per 3-1 contro l’Arsenal: “Stiamo lavorando e stiamo progredendo. Soprattutto, stiamo capendo le idee del mister e siamo tutti posizionati meglio. Questo rende tutto molto più facile, anche il mio lavoro”.
Partiamo proprio dal centrocampista danese, tornato in campo la stagione scorsa dopo il grave arresto cardiaco agli Europei. In questo momento, Eriksen è il faro dello United. Ieri, – riporta ‘Repubblica’ – contro la capolista Arsenal sino ad allora a punteggio pieno, ha deciso il secondo tempo con i suoi lanci, filtranti, inserimenti e l’assist del terzo gol. Inoltre, da quando Cristiano Ronaldo ha perso il posto da titolare, Bruno Fernandes è rinato. Devastante e decisivo nelle sue verticalizzazioni. Ieri, dopo aver segnato la rete decisiva contro il Southampton due settimane fa (1-0), ha plasmato praticamente tutti i tre gol dello United, avviando il primo dello strapagato esordiente Antony, lanciando Rashford per il 2-1 con uno straordinario filtrante di esterno e iniziando il 3-1 dello stesso attaccante inglese.
CR7 umiliato da Jamie Carragher
Insomma, Ronaldo sembra essere stato dimenticato e come se non bastasse CR7 deve sopportare anche le ironie dei social, non da parte di tifosi qualunque, bensì di illustri e influenti opinionisti, come Jamie Carragher. Lo scontro tra Ronaldo e l’ex difensore del Liverpool, che ora lavora per SkySports ed è molto attivo sui social, sembra infatti destinato a continuare dopo gli antefatti delle scorse settimane. “Come farà il Manchester United senza i gol di Ronaldo?” è infatti il contenuto del tweet, evidentemente ironico, che l’ex capitano dei Reds ha pubblicato poche ore dopo la fine della gara tra i Red Devils e l’Arsenal, vinta 3-1 dalla formazione di Ten Hag che ha infilato la quarta vittoria consecutiva infliggendo il primo ko della stagione ai Gunners. Per Ronaldo, entrato sull’1-0 per lo United, c’è stato spazio solo negli ultimi trenta minuti al posto di Antony che aveva sbloccato la partita, ma Cristiano non è entrato nelle azioni degli altri gol della propria squadra. Chiara quindi l’ironia di Carragher, deciso a sottolineare come le gesta del numero 7 più famoso del mondo siano tutt’altro che indispensabili per le fortune della squadra.