Il coro dei tifosi del Milan per il loro allenatore è ormai entrato nelle serate degli italiani, ma Bob Sinclair proprio non lo digerisce
Stefano Pioli rimarrà nella storia del Milan. Questo è ormai assodato ed è un onore che nessuno potrà mai cancellare per l’allenatore emiliano. L’ex tecnico di Inter, Lazio, Sassuolo e Fiorentina ha riportato in vetta i colori rossoneri dopo undici anni e soprattutto dopo stagioni forse da catalogare come le più difficili della storia milanista. Un periodo, il post Berlusconi, fatto di difficoltà finanziarie, passaggi di proprietà fallimentari, giocatori e allenatori mediocri (lo dice la loro carriera, non noi).
Poi è arrivato Stefano Pioli, che inizialmente era visto da molti – quasi tutti in realtà – come l’ennesimo tecnico di passaggio, con una carriera e un pedigree discreto, ma modesto e mai vincente. Dopo un primo anno positivo in pochi credevano che potesse addirittura migliorarsi, soprattutto dal momento che il mister tradizionalmente va in difficolà al secondo anno. Invece, il Milan non solo è cresciuto ulteriormente, giocando bene e da squadra, ma ha pure vinto lo scudetto pur avendo una rosa sulla carta inferiore rispetto all’Inter seconda. Questo anche grazie alla commistione tra i tifosi e la squadra, ma soprattutto alla fiducia e la stima sincera lungo tutto l’anno per Stefano Pioli. A cui è stato anche dedicato l’ormai famosissimo ‘Pioli is on fire’, cantato a squarciagola da tutto San Siro nei mesi della cavalcata scudetto.
Un’onda lunga d’entusiasmo che si è riversata ovviamente anche dopo la notte di Modena col Sassuolo e la festa a Casa Milan. Anche nei locali notturni di tutta Italia, quest’estate, in cui il ‘Pioli is on fire’ è diventato un inno e un coro che esalta i tifosi rossoneri, ma non solo. Il coro ovviamente veniva fuori ogni volta che il dj suonava il brano ‘Freed from desire’ di Gala, hit dance anni ’90 tornata in auge già a Euro 2016 con i tifosi dell’Irlanda del Nord che invece l’avevano rinominata ‘Will Grigg’s on fire’. Peccato che non tutti apprezzino il ‘Pioli is on fire’. E non parliamo di tifosi dell’Inter o della Juventus.
Ma dello stesso dj di fama mondiale Bob Sinclair, che quando ha suonato in Italia è andato incontro sempre a questa stessa scena. La prima volta a Padova: ovviamente non ne capiva il motivo, era perplesso ma poi è sembrato in qualche modo divertito. Poi la questione si è ripetuta per tutta l’estate e allora il ‘povero’ Bob ha cominciato a non digerirlo più. Anzi, addirittura ad arrabbiarsi. Tanto che nell’ultimo video virale sul web, al momento ‘fatidico’, si vede il dj che addirittura quasi ‘prega’ la folla di non cantare quel coro, facendo segno in maniera evidente di ‘no’ con le mani e scuotendo la testa. Tutto inutile, ovviamente. Bob Sinclair si è dovuto nuovamente rassegnare, anche se visibilmente arrabbiato. E poi ancora divertito.
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