Simone Inzaghi incassa critiche a non finire per il momento dell’Inter, l’allenatore finisce nell’occhio del ciclone: bocciatura totale
L’Inter fallisce un’altra prova importante e incassa già la quarta sconfitta in campionato, la quinta in dieci partite totali disputate. Nerazzurri che si stanno infilando in una crisi di gioco e risultati che inizia a diventare preoccupante e ovviamente sulla graticola finisce il tecnico Simone Inzaghi, che non sembra riuscire a trovare il bandolo della matassa.
Nel ko di sabato pomeriggio contro la Roma, quanto meno, qualcosa di meglio si è visto sulla proposta di gioco e sulla continuità rispetto alla gara contro l’Udinese fu sbagliato quasi tutto il possibile. Ma di certo questo non può consolare l’ambiente, e non può bastare nemmeno allo stesso allenatore, nonostante le sue dichiarazioni nel post gara con i giallorossi dove si è detto ottimista per la prestazione. La sua Inter, al momento, è assai lontana dagli standard di rendimento attesi. E la sua posizione, che a parole è stata blindata dalla società, per voce di Beppe Marotta, inizia a scricchiolare. La settimana appena iniziata potrebbe essere determinante, nel bene o nel male, per la sua panchina. L’Inter è attesa da tre prove fondamentali nei prossimi dieci giorni: la doppia sfida con il Barcellona in Champions League, intervallata dalla gara contro il Sassuolo in campionato. Se arrivassero altri capitomboli, lo spettro dell’esonero potrebbe anche concretizzarsi. Intanto, sul tecnico interista piovono critiche che non lo risparmiano.
Nella sua consueta analisi sul turno di campionato sul suo profilo Instagram, ci va giù piuttosto pesante Antonio Cassano. L’ex attaccante non usa giri di parole e contesta diverse scelte e atteggiamenti a Inzaghi: “Sta continuando con gli alibi e le sceneggiate, ma la verità è che in questo momento l’Inter sta andando a rotoli. Deve darsi una svegliata, iniziare a vincere le partite e dare una identità alla squadra, cosa che sta mancando. E’ una situazione preoccupante, c’è bisogno di scelte chiare. Ad Handanovic voglio bene, ma in porta bisogna decidere. C’è da capire cosa fare con Skriniar. E poi, Asllani e Gosens, che non giocano mai e si vede che non godono della fiducia del tecnico. E quando entrano in campo i risultati si vedono. Entrambi sono molto forti ma due pesci fuor d’acqua”.
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