I due protagonisti del calcio del nuovo millennio, Messi e Cristiano Ronaldo, bersagliati: le dichiarazioni a sorpresa
Sono stati, e sono ancora, anche se l’età avanza per entrambi, due icone planetarie del calcio dei giorni nostri. E lo resteranno anche quando, presumibilmente a breve, appenderanno le scarpette al chiodo, lasciando spazio in campo ad altri protagonisti. Ma Messi e Cristiano Ronaldo hanno scritto pagine indelebili della storia dello sport più amato al mondo e di loro si parlerà ancora per tanti anni a venire, ricordando le loro gesta e di avere potuto ammirare una delle rivalità più formidabili nello sport agonistico di tutti i tempi.
I numeri raccontano solo in parte ciò che hanno rappresentato e rappresentano. 702 reti in carriera per Messi, 700 per Ronaldo. Sette palloni d’Oro per l’argentino, cinque per il portoghese. Quattro volte campione d’Europa la Pulce, cinque volte CR7. Tre volte campione del mondo di club il primo, quattro il secondo. Sei volte Scarpa d’Oro Messi, quattro Ronaldo. E via discorrendo. Non basterebbero paginate e paginate intere per racchiudere i trofei individuali e di squadra raccolti da entrambi, e per raccontare fino in fondo cosa hanno dato, e ancora stanno dando, al mondo del calcio. Inevitabile che si parli sempre con molto interesse di loro. E c’è chi ha avuto la possibilità di vedere entrambi da vicino e ne racconta aspetti inediti. In maniera non esattamente lusinghiera, a dire la verità, anzi piuttosto dissacrante.
Si tratta di Jerzy Dudek, ex portiere polacco oggi 49enne. Una figura di cui si ricordano bene soprattutto i tifosi del Milan, per essere stato protagonista della rocambolesca notte di Istanbul che nel 2005 incoronò, dopo i rigori, il Liverpool campione d’Europa ai danni dei rossoneri. Dudek, che oltre alla maglia dei ‘Reds’ ha vestito anche quella del Real Madrid, ha avuto modo di osservare da vicino entrambi. E nella sua autobiografia, ecco il ritratto che ne fa: “Messi appare così calmo e simpatico, ma è un provocatore e un arrogante, come lo erano la sua squadra e il suo allenatore. Gli ho sentito dire delle cose così scortesi nei confronti di Pepe e Sergio Ramos che non si può immaginare siano uscite davvero dalla sua bocca. Ronaldo è molto egocentrico, ha una grandissima voglia di vincere. Anche se da vicino è un ragazzo assolutamente normale”.
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