Il Napoli si gode il ritorno di Victor Osimhen, l’attaccante nigeriano avrebbe potuto sbarcare molto prima in Serie A: il rimpianto
Victor Osimhen ha confermato di non essere fortunatissimo dal punto di vista degli infortuni. Due stagioni fa, la lesione alla spalla che, unita al Covid, lo tolse di mezzo praticamente per tre mesi. Altri due mesi di assenza lo scorso anno dopo il terrificante scontro con Skriniar e le molteplici fratture al volto, per le quali ancora porta l’ormai celeberrima maschera. E quest’anno, lo stop muscolare che gli ha tolto un altro mese buono di attività.
Questa volta, il Napoli non ha pagato dazio come nelle precedenti due stagioni dove la sua mancanza è coincisa con un notevole calo di rendimento. L’assenza del nigeriano è stata debitamente assorbita con il rendimento folgorante di Giacomo Raspadori e Giovanni Simeone, autori di nove gol in totale tra campionato e Champions League in sua assenza. Ma certo, Luciano Spalletti è ben contento di averlo nuovamente a disposizione. E il 24enne è tornato determinato a recuperare tutto il terreno perduto, andando in gol sia contro l’Ajax che contro il Bologna, con ferocia inaudita. Ora c’è il ‘problema’ dell’abbondanza, per il tecnico azzurro, e di gestire tre attaccanti dalle caratteristiche diverse ma tutti molto forti. Con i tanti impegni ravvicinati, in una annata particolare, di spazio ce ne sarà per tutti. Il Napoli spera comunque che finalmente Osimhen possa trovare la continuità mentale e fisica necessaria per spingersi finalmente ad alti livelli. Le assenze nelle prime due stagioni lo hanno condizionato, come detto, non poco, anche se lo scorso anno i segnali di crescita sono stati evidenti: 18 reti totali in 32 presenze, una ottima media. Parliamo di uno degli attaccanti più forti del nostro campionato, con margini di crescita ancora notevoli. E che in Italia avrebbe potuto sbarcare molto prima rispetto al 2020, quando il Napoli lo pagò a peso d’oro dal Lille.
Il rimpianto porta proprio la firma del Bologna, che ieri è stato punito dal nigeriano. L’attaccante, come racconta ‘Repubblica’, era stato scovato per primo, in Italia, da un osservatore del club rossoblù addirittura nel 2015. All’epoca, Osimhen, che aveva solo 17 anni, giocava ancora in patria, negli Ultimate Strikers. Sliding doors ancora più curiose se pensiamo che l’osservatore in questione, in seguito, ha cambiato vita. Oggi fa il barista nel comune di Anzola nell’Emilia, non lontano dal capoluogo emiliano.
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