Juventus sempre più nel mirino per le risultanze dell’inchiesta Prisma: nei guai Chiellini, ‘tradito’ da un compagno
Mentre il Mondiale in Qatar prosegue, entrando nel vivo con la fase a eliminazione diretta e vedendo l’Italia come spettatrice, per la seconda volta di fila, all’interno dei nostri confini il dibattito calcistico viene acceso non dalle voci di mercato e dalla ripresa degli allenamenti delle squadre in vista della ripresa della stagione, ma da quanto sta accadendo alla Juventus. Una settimana iniziata con il terremoto in casa bianconera, che ha portato alle dimissioni di Andrea Agnelli, Pavel Nedved, Maurizio Arrivabene e dell’intero Consiglio di Amministrazione.
Juventus, l’inchiesta Prisma va avanti: tra intercettazioni e possibili rischi
Una decisione strettamente legata a quanto sta accadendo, fuori dal campo, con l’inchiesta Prisma portata avanti dalla Procura di Torino che prosegue e con i rilievi della Consob che hanno portato alla ‘correzione’ del bilancio. Per Agnelli e altri 11 indagati, c’è stata, da parte dei pm, la richiesta di rinvio a giudizio. Le ipotesi di reato sono quelle note: falso in bilancio e aggiotaggio, tra le altre, con la questione plusvalenze a tenere banco ma anche la famigerata manovra stipendi, per la quale si ipotizzano alcune irregolarità. Sviluppi che dal fronte penale si spostano anche a quello sportivo: la Procura FIGC ha chiesto la carte dell’inchiesta per valutare il da farsi. Possibile un deferimento con un nuovo processo a carico dei bianconeri.
Difficilmente per la questione plusvalenze, su cui due gradi di giudizio hanno già assolto la società piemontese (più altre dieci, tra cui Napoli, Sampdoria e Genoa), rischi potrebbero invece esserci per le irregolarità sulla manovra stipendi e sui contratti depositati in Lega calcio, che potrebbero portare, nel peggiore dei casi, a qualche punto di penalizzazione. Occhio poi agli sviluppi sul fronte Uefa: in ordine al Fair Play Finanziario, il Settlement Agreement relativo ai bianconeri potrebbe essere revocato, poggiando su presupposti falsi, e portare così al ritiro della licenza per le coppe europee. Tutti scenari al momento ipotetici, è bene ribadirlo. Ma fanno discutere le intercettazioni diffuse a mezzo stampa, e le dichiarazioni rese da alcuni tesserati al momento di essere ascoltati dai magistrati.
Juventus, Chiellini ‘tradito’ da De Sciglio (e da de Ligt): il messaggio svelato che fa discutere
In questo senso, come riporta la ‘Gazzetta dello Sport’, i magistrati sarebbero venuti a conoscenza da Mattia De Sciglio e da Matthijs de Ligt del contenuto di un messaggio nel gruppo whatsapp della squadra bianconera, ai tempi dell’emergenza Covid, recante la firma dell’allora capitano Giorgio Chiellini. In questo messaggio, il difensore chiedeva ai compagni di squadra di non parlare nelle interviste dell’accordo sulla rinuncia agli stipendi: la comunicazione ‘ufficiale’ era infatti di rinuncia a quattro mensilità, mentre gli accordi privati prevedevano poi che tre su quattro sarebbero state recuperate nella stagione successiva.