Supercoppa italiana, cambiamenti importanti in vista per il trofeo: si va verso un cambiamento nella formula, cosa succede
E’ il trofeo più ‘giovane’, tra quelli del calcio italiano, ed è di certo quello più particolare, essendo legata la sua conquista a una sola partita, ma nella sua storia ha regalato al nostro movimento momenti importanti ed indimenticabili. E’ la Supercoppa italiana, occasione prestigiosa per le squadre che di anno in anno sono coinvolte, per la possibilità, comunque la si veda, di arricchire il proprio palmares.
Un trofeo che fino al 1988, nel nostro paese, per la verità, non esisteva. E che nacque su iniziativa dei tifosi della Sampdoria. Quell’anno, i blucerchiati vinsero per la seconda volta nella loro storia la Coppa Italia, battendo nella doppia finale il Torino. A cena per festeggiare il trofeo, si ritrovarono alcuni tifosi, che insieme al giornalista Enzo D’Orsi proposero al presidente del club Paolo Mantovani di organizzare una sfida con i campioni d’Italia, emulando il modello del Charity Shield inglese. La proposta arrivò in Lega calcio e qualche tempo dopo fu approvata, con la prima storica sfida che vide di fronte Milan e Sampdoria (successo rossonero per 3-1). Da allora, in totale, 34 edizioni, con la 35esima che si svolgerà tra un mese. Il 18 gennaio 2023, a Riad, in Arabia Saudita, a confronto le due squadre di Milano: il Milan campione d’Italia e l’Inter, vincitrice della Coppa Italia e detentrice del trofeo. Il derby milanese ricorre nel torneo soltanto per la seconda volta nella storia, dopo l’unico precedente, nel 2011, che vide i rossoneri imporsi a Pechino per 2-1. Ma potrebbe essere, chissà, una delle ultime edizioni con il format attuale, che si sta infatti pensando di modificare.
Come per la disputa in stadi all’estero, finalizzata a motivi pubblicitari e per attirare gli sponsor, anche un cambio di formula potrebbe essere utile dal punto di vista economico. In questo senso, come riferisce il ‘Corriere dello Sport’, nella prossima assemblea di Lega, prevista per giovedì, si potrebbe discutere dell’opportunità di aprire a una formula come avviene in Spagna. Dal 2020, infatti, la Supercoppa spagnola è aperta a quattro squadre: non solo le vincitrici di campionato e coppa nazionale, ma anche la seconda classificata e la finalista perdente. Parallelamente, si discuteranno anche delle nuove proposte pervenute dall’estero per ospitare il torneo, dopo la fine dell’accordo con l’Arabia, e della possibilità di introdurre il Var a chiamata.
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