Napoli-Juventus finisce in trionfo per gli azzurri che sognano sempre più lo scudetto, Allegri e i bianconeri a fondo: l’attacco al tecnico
Il big match del weekend di campionato esprime un risultato chiaro ed inequivocabile. Il Napoli ribadisce il suo attuale dominio sul campionato e lo fa con una prestazione scintillante, in cui demolisce la Juventus che pure si era presentata al ‘Maradona’ con rinnovate ambizioni.
Napoli-Juventus, azzurri che volano con la manita e inguaiano i bianconeri: Allegri ne esce con le ossa rotte
Un 5-1 che farà epoca, quello della serata di Fuorigrotta, che può lanciare concretamente gli azzurri verso un sogno scudetto che inizia ad assumere contorni sempre più definiti. Juventus che invece dovrà, forse, rinfoderare i sogni di rimonta. Non tanto e non solo per il nuovo -10 in classifica, ma perché in una sera sono andate perse tutte le certezze accumulate nell’ultimo segmento di stagione. Allegri arrivava alla sfida con otto vittorie di fila e la ritrovata solidità difensiva, senza subire più reti. In 90 minuti, ne ha incassate quasi tante quante nelle precedenti 17 gare di Serie A. Gioco speculativo e di attesa stavolta non hanno pagato, spazzati via dal tourbillon spettacolare degli uomini di Spalletti.
Napoli-Juventus, Viviano boccia Allegri: “C’è una mossa che non ho capito”
I commenti alla prestazione della Juventus e alle scelte di Allegri non possono certamente essere lusinghieri. Anche Emiliano Viviano, portiere del Karamguruk che commenta ormai abitualmente le vicende del campionato a TV Play, non ci va leggero. “La gara è andata come si prevedeva dal punto di vista del gioco, dopo un buon primo tempo la Juve si è disunita – ha spiegato – Mi lascia perplesso la scelta di mettere Chiesa esterno a 60 metri dalla porta, andrebbe chiesto ad Allegri il motivo. C’è sicuramente una lettura tattica dietro per fargli fare il quinto di fascia, ma è una decisione che non riesco a capire. Se è la vittoria del giochismo contro il risultatismo? E’ una eterna battaglia. La Juventus ha esasperato un certo stile per risalire dalle difficoltà, ma hanno trovato una squadra forte e in fiducia e giocare in questo modo diventa difficile. Allegri ha sempre operato in un certo modo, ma prima era anche più facile, avendo la squadra più forte di tutte. Ora ha comunque quella più costosa per monte ingaggi, ma non è normale sfruttarla per lavorare solo sul gioco sporco, bisognerebbe iniziare a inventarsi qualcos’altro”.