La Juventus cola a picco in casa del Napoli, serata da dimenticare per i bianconeri: e per quattro calciatori arriva il momento dell’addio
La Juventus sognava di mettere pressione al Napoli dall’altro di otto vittorie consecutive senza subire reti, in uno scontro diretto che avrebbe potuto riaprire il campionato in maniera definitiva. E’ andata invece esattamente all’opposto, con la squadra di Spalletti che ha dominato in lungo e in largo. Il 5-1 è specchio fedele di quanto avvenuto sul terreno del ‘Maradona’: la Vecchia Signora è stata letteralmente spazzata via e ora gli azzurri possono sognare davvero.
Napoli-Juventus, sconfitta senza appello per i bianconeri: Allegri ricacciato indietro nella lotta scudetto
Bianconeri rispediti a -10, anche il Milan dopo il pari col Lecce finisce a -9. Questi i numeri della fuga partenopea, la Juventus deve rimettere nel taschino per adesso propositi concreti di rimonta, anche per la prestazione avuta in quel di Fuorigrotta. La ritrovata solidità difensiva, in 90 minuti, si è completamente dissolta sotto i colpi di Osimhen, Kvaratskhelia e compagni. La proposta di gioco, nel suo insieme, resta non entusiasmante e del resto non si vede come Allegri possa invertire la tendenza. Se non, forse, quando dovesse avere tutti gli effettivi al completo, scenario al momento piuttosto lontano. L’allenatore livornese, nel post gara, ha provato a tenere la testa alta, guardando al prosieguo di un campionato ancora lungo, ma questa partita si consegna alla storia per un esito roboante e regala, per adesso, tutta l’inerzia a favore della capolista.
Juventus, non è solo il flop di Allegri: quattro bianconeri al capolinea
Affonda Allegri ed affondano anche i suoi giocatori. Da salvare veramente in pochi, nel disastro del ‘Maradona’. Sostanzialmente incolpevole Szczesny, Di Maria ha fatto il suo, Locatelli ci ha provato. Gli altri, o non pervenuti, o pesantemente insufficienti. Con quattro bianconeri che potrebbero aver scritto la parola fine sulla loro avventura a Torino. A centrocampo, ancora una volta, McKennie non ha lasciato traccia di sé e non è un caso che sia il primo tra i cedibili, anche se al momento ha rifiutato tutte le proposte. Paredes, al suo ingresso in campo per sostituire l’infortunato Locatelli, è stato parimenti impalpabile: niente riscatto per lui a fine stagione. Discorso che varrà probabilmente anche per Kean, entrato in una situazione disperata, ma che non è riuscito a fare praticamente nulla. E in difesa, Alex Sandro ha dimostrato una volta di più perché è a fine ciclo.