Il Milan affonda contro la Lazio accentuando la sua crisi, tutti nel mirino in casa rossonera e in particolare l’irriconoscibile Leao
Il girone d’andata in Serie A si chiude con un risultato a sensazione. La Lazio schianta il Milan per 4-0 e sale al terzo posto insieme a Roma e Inter, a un solo punto dai rossoneri, che scivolano a -12 dal Napoli capolista. E ora si aprono molti interrogativi.
Milan, altro tonfo contro la Lazio: lo scudetto sempre più lontano, ora a rischio anche la Champions, male Leao
Un mese di gennaio horror per i rossoneri, che dopo la vittoria al ritorno in campo con la Salernitana non ne hanno più azzeccata una. Rimonta subita nel finale contro la Roma, eliminazione dalla Coppa Italia con il Torino, pari a Lecce, disfatta in Supercoppa contro l’Inter e adesso quella dell’Olimpico. In meno di tre settimane, andati via due obiettivi stagionali e persi sette punti dal Napoli, che adesso accarezza davvero il sogno della grande fuga. Squadra di Pioli che in questa fase appare slegata come non mai, il tecnico ci sta capendo poco e non trova risposte dai suoi giocatori. Ancora una volta, in molti sottotono, a cominciare da Rafael Leao, che si è acceso solo in un paio di circostanze ma per il resto è stato abulico e ingabbiato quasi senza troppa fatica dai biancocelesti. E anche per il portoghese fioccano critiche numerosissime, con il suo futuro in rossonero che appare a questo punto in bilico.
Milan, Leao annichilito sui social: “Dovrebbe fare la differenza, sembra il peggior Niang”
Proseguono le trattative per il suo rinnovo, ma in molti iniziano a pensare che a queste condizioni non valga spendere una cifra spropositata per trattenerlo. Ecco alcuni commenti su Twitter dopo la gara di ieri: “Adesso fa solo una cosa, si accentra dalla destra e tira”, “E’ diventato un solista”, “La sola ipotesi di rinnovarlo in deroga ai paletti ha distrutto lo spogliatoio, bisognerebbe venderlo”, “Fermate la trattativa per il rinnovo, per prendere 7 milioni tu la differenza la devi fare anche in queste partite e non che mi cammini in campo”, “Torni a giocare per la squadra e non per se stesso”, “Ormai è irritante”, “Quando la palla scotta sparisce”, “Crollo sospetto, non è che è lui che se ne vuole andare?”, “Sembra un Gervinho senza motivazioni”, “Milan ormai schiavo della fisicità di Leao e Theo, se manca quella, addio”, “Quando gioca così ricorda il peggior Niang”.