Analisi impietose sul mercato dell’Inter, il doppio ‘caso’ Skriniar e Lukaku e non solo: nerazzurri stroncati
Il mercato di gennaio, per le squadre di Serie A, ha riservato pochissimi movimenti, anche se negli ultimi giorni qualcosa di importante potrebbe accadere. Uno dei nomi caldi in tal senso è quello di Milan Skriniar, per il quale sono svanite, per l’Inter, le ultime speranze di rinnovo del contratto.
Inter, crisi in campo e spalle al muro sul mercato: cosa succede con Skriniar?
A questo punto, da capire cosa succederà con il difensore slovacco, che contro l’Empoli è stato espulso, contribuendo al ko dei nerazzurri che ha allontanato la vetta della classifica forse in maniera decisiva. Contro la Cremonese dunque non ci sarà ed esiste il rischio di vederlo dire addio a gennaio, senza scendere di nuovo in campo. Inter che per il momento sembrerebbe orientata a non lasciarlo andare subito nemmeno di fronte a un’offerta consistente, ma rischiando dunque di perderlo a zero a fine stagione. Scenari tutti da chiarire, e intanto in campo i nerazzurri di Inzaghi devono provare a riscattarsi. Lo scudetto appare lontanissimo, ma ora c’è da difendere almeno il piazzamento in Champions League.
Inter, Durante attacca: “Mercato da provinciale, perché non cedere Skriniar e riportare Lukaku?”
Critiche cospicue al mercato nerazzurro, nella sua intera gestione, arrivano da Sabatino Durante, intermediario di mercato. Intervenuto ai microfoni di Tv Play, ha spiegato quali sono stati, a suo dire, i principali errori societari in casa Inter negli ultimi tempi. “Sono almeno due o tre anni che l’Inter, sul mercato, deve agire come una provinciale – ha dichiarato – Vale a dire, pensando prima a vendere, e poi cercando di fare il meglio possibile. Un direttore sportivo, in questa situazione, si trova male, il budget è quello che è e le aspettative della piazza sono elevate. E moltissime squadre italiane si trovano nella stessa situazione, visto quanto hanno insistito con il governo per dilazionare i pagamenti all’erario. Skriniar? Non stiamo mica parlando di Samuel, perché perdere tutto questo tempo con lui? E’ un buon giocatore ma poco altro. Serviva accettare i 50-60 milioni la scorso estate e darlo via subito, stesso discorso per Dumfries. Per lo slovacco, se arrivano adesso anche dieci milioni di euro è meglio di niente. Marotta e Ausilio avrebbero accettato subito, il problema è il presidente che magari ne vuole 20. In estate, un altro errore è stato riportare Lukaku. Ma Marotta e Ausilio alla fine hanno scelto di accontentare le richieste dell’allenatore che voleva a tutti i costi Correa e Lukaku”.