Penalizzazione Juventus, il piano bianconero per ‘limitare’ i danni

Penalizzazione Juventus, per i bianconeri potrebbero arrivare altre sentenze negative: ecco la strategia del club per uscire dai guai

Una stagione già difficile, in campo, per la Juventus rischia di essere segnata irrimediabilmente dalla penalizzazione ricevuta dalla Corte d’Appello federale in merito al caso plusvalenze. I bianconeri hanno incassato un pesantissimo -15 in classifica, che allontana la squadra di Allegri dalle prime posizioni, e che apre scenari preoccupanti per il prossimo futuro del club.

Penalizzazione Juventus, il piano bianconero per 'limitare' i danni
Gianluca Ferrero © LaPresse

Penalizzazione Juventus, i bianconeri non ci stanno: attesa per le motivazioni della sentenza per passare al contrattacco, ma i guai non sono finiti

Già, perché nelle prossime settimane la società sarà chiamata, probabilmente, a difendersi anche su altri fronti. A breve, saranno rese note le motivazioni del dispositivo emesso la scorsa settimana e allora la Juventus presenterà il ricorso al Collegio di garanzia del Coni per provare a ottenere l’annullamento della sentenza. Ma sarà poi la volta del filone plusvalenze-bis, delle partnership con club terzi e della manovra stipendi. Con l’Uefa, sullo sfondo, che potrebbe ulteriormente sanzionare il club in merito al Fair Play Finanziario, con l’esclusione per una o più stagione dalle coppe europee, a prescindere dalla classifica. Per la quale le penalizzazioni potrebbero essere anche molteplici e sommarsi, con effetti dirompenti.

Penalizzazione Juventus, il modo per ‘contenerla’: la strategia annunciata in diretta

Penalizzazione Juventus, il piano bianconero per 'limitare' i danni
Francesco Calvo e Maurizio Scanavino © LaPresse

Il club, però, potrebbe avere una strategia difensiva per cercare di limitare i danni il più possibile e provare a ripartire senza una zavorra ulteriormente pesante. Il tutto viene spiegato da Eduardo Chiacchio, avvocato esperto di diritto sportivo, che a Tv Play traccia il quadro complessivo della situazione. “Il procuratore federale Chinè ha ben strutturato la sua inquisitoria e il giudizio di condanna è arrivato sulla base di valide argomentazioni – ha dichiarato – Non so quale linea seguiranno gli avvocati della Juventus, il ricorso sarà articolato soltanto in seguito alle motivazioni. E non saprei nemmeno come potrà essere valutato il giudicato Uefa. Ma per i processi presenti e futuri, il club potrebbe giovarsi del principio della continuazione. Secondo questo principio, in caso di una sentenza particolarmente pesante, se in futuro emergeranno altri reati contestuali, quello più grave può assorbire tutti gli altri quanto a entità della penalizzazione”. Infine, un chiarimento sulla vicenda Osimhen, che fa parte del filone di proteste da parte dell’ambiente bianconero: “Dopo il proscioglimento nei precedenti gradi di giudizio come per la Juventus, il Napoli ora può subire solo un ricorso per erogazione. Si tratta di un ricorso che per essere ammesso necessita di intercettazioni e confessioni come è appena successo ai bianconeri. Non ritengo che nel caso del Napoli questi elementi ci siano”.