Una lunga lista di “no” per restare all’Inter: arriva la clamorosa rivelazione che si trasforma in una infinita dichiarazione d’amore.
Le bandiere non esistono. Una di quelle frasi che si sentono sempre più spesso, e che in un calcio che cambia resetterà tutte quelle magiche storie di chi ha giurato fedeltà ad un club.

Gli esempi non mancano, neanche le bandiere esposte dalle tifoserie con i volti di chi ha scritto pagine indelebili di calcio, ma la sensazione chiara è che rifiutare proposte e soldi in arrivo dalle ricche proprietà estere diventa quasi impossibile. C’è però chi lo ha fatto, decidendo di diventare icona di un club. In campo ha vinto, conquistato la fiducia e l’affetto di una città intera, tanto da diventare massimo dirigente di un club e immagine di stagioni indelebili che hanno scritto la storia. “Confermo – ha detto in una recente intervista –, ho rifiutato offerte di ogni tipo per restare qui”.
“Sono stati 3 no importanti, io ho scelto di restare”

Javier Zanetti per il popolo nerazzurro è più che un calciatore. Il suo nome è simbolo di storia, di successi, di quella voglia incredibile di arrivare alle vette più alte d’Europa e del mondo. L’argentino non è un semplice capitano, ma è l’uomo che nella storia nerazzurra ha impresso il suo nome su una lista di successi che hanno riscritto pagine importanti del club, e lo ha fatto con un amore unico per l’Inter.
In una recente intervista su Tuttosport ha raccontato alcuni passaggi di una carriera fatta di grandi traguardi, centrati con una squadra che è stata sempre messa davanti a tutti. “I miei tre grandi no sono stati al Real Madrid, al Barcellona e al Bayern Monaco” ha ammesso l’argentino, raccontando anche i retroscena di un trasferimento già fatto, e dei motivi per cui non si è concretizzato.
“Nel 2001 avevo già parlato con Valdano – ha ammesso Zanetti –, era il loro allenatore. Mi voleva a tutti i costi Madrid e provava a fare di tutto per chiudere l’affare”. Quella trattativa però si è chiusa con un clamoroso rifiuto. “Ho parlato con Moratti – ha raccontato l’argentino -, era quasi tutto fatto, ma io ho scelto di rimanere all’Inter comunicando al presidente”. Una dichiarazione d’amore per una storia che non è mai finita e rappresenta una delle più importanti pagine di calcio della storia nerazzurra.