L’Inter di Simone Inzaghi si aggiudica il primo atto degli ottavi di finale di Champions League: ma ecco la critica per il tecnico
L’Italia fa tre su tre nelle gare d’andata degli ottavi di finale di Champions League. La vittoria dell’Inter sul Porto, dopo quelle che avevano ottenuto il Milan contro il Tottenham e il Napoli contro l’Eintracht Francoforte, permette di centrare un risultato storico: mai nella principale competizione europea, tre squadre italiane avevano vinte tutte l’andata di un turno a eliminazione diretta. E ora il sogno di eguagliare il 2006, ultima occasione in cui tre squadre nostrane raggiunsero i quarti di finale (all’epoca, ci riuscirono Inter, Juventus e Milan) è un po’ più vicino.
Inter, con il Porto vittoria preziosa: Inzaghi ha la grande occasione
Non è stata una partita facile, va detto, per i nerazzurri, che si sono trovati di fronte un avversario di buona caratura e abituato a certe sfide. La squadra di Sergio Conceiçao, storico ex, ha opposto fisicità e grinta e anche discreta qualità, creandosi le sue occasioni. Nel complesso, ha fatto meglio l’Inter, che anche grazie alla superiorità numerica nel finale per la doppia ammonizione ad Otavio, ha trovato il gol della vittoria con Lukaku. E adesso, in vista della gara di ritorno in Portogallo tra tre settimane, potrà giocare per due risultati su tre. Inzaghi può riportare l’Inter nei quarti della Champions come non avviene ormai dal 2011. Ma il tecnico anche questa volta non è riuscito a evitare qualche critica, nonostante una prestazione da parte dei suoi decisamente all’altezza della situazione.
Inzaghi nel mirino, Viviano lo bacchetta in diretta
Su di lui si è espresso in termini non proprio lusinghieri Emiliano Viviano. Il portiere toscano, 37 anni, oggi al Karagumruk in Turchia insieme a Pirlo, è consueto ospite delle dirette su TV Play e in questo caso ha parlato in questo modo dell’allenatore interista: “Ha vinto diversi trofei, ma è anche un po’ un cagasotto. Abbiamo visto cosa succede quando gli capita di cambiare spesso gli ammoniti, per questo in questo momento è particolarmente prudente con Marcelo Brozovic. Per me, quando il croato sta bene, al mondo ci sono solo massimo cinque giocatori più forti di lui. Penso che ora stia giocando meno per le sue condizioni fisiche, l’allenatore ha paura che si possa far male di nuovo e ci sia una recidiva. Magari lo stanno consigliando sul suo utilizzo anche i medici, lo si può risparmiare in questo momento considerando che Calhanoglu sta facendo molto bene”.