Non solo il rinnovo: ora Leao è un caso

Il Milan torna a vincere, anche senza convincere del tutto: tiene banco il caso Leao, bocciato ancora una volta

Il mese di gennaio, con risultati disastrosi, aveva fatto precipitare la stagione del Milan. Una crisi da cui Pioli e i suoi sono riusciti, con fatica, a tirarsi fuori, recuperando se non la propria miglior versione quanto meno la capacità di essere efficaci in campo. E le frenate dell’Inter permettono di riposizionarsi di nuovo al secondo posto e di rimettersi in carreggiata almeno per la zona Champions.

Il Milan risale, Leao no: bocciatura su tutta la linea
Rafael Leao © LaPresse

Il Milan ritrova il sorriso e la vittoria: gli scenari per il finale di stagione

A gennaio, il Milan ha visto scappare via Supercoppa, Coppa Italia e corsa scudetto. Mantenersi tra le prime quattro è fondamentale e in questo senso le tre vittorie di fila in campionato hanno fatto molto comodo. Soprattutto quella con l’Atalanta, in uno scontro diretto e con una prestazione solida, in cui è stato di fatto impedito ai bergamaschi, avversario scomodo, di calciare verso la porta. E’ un Milan ancora non brillantissimo, ma che è tornato competitivo e ha trovato una quadra più equilibrata con il passaggio alla difesa a tre. Ora, si può pensare a chiudere degnamente il campionato, e magari ad avanzare in Champions: snodo cruciale il match della prossima settimana a Londra contro il Tottenham, ripartendo dall’1-0 a favore.

Milan, Cassano attacca Leao: “Non ha le qualità per essere un campione, non vale 100 milioni”

Il Milan risale, Leao no: bocciatura su tutta la linea
Rafael Leao © LaPresse

Ma c’è chi ancora non si è ritrovato, ed è Rafael Leao. Il portoghese ha realizzato, nella gara con l’Atalanta, l’assist per il 2-0 di Messias, ma è ancora lontanissimo dai suoi standard. Su di lui, non le manda a dire, anzi, Antonio Cassano, che alla ‘Bobo TV’ ha letteralmente stroncato l’ex Lille: “Con il Milan che gioca in questo modo, è costretto a giocare spalle alla porta ed è un problema. Ultimamente non ha fatto grandi prestazioni. Il mondo da lui si aspetta grandi cose, io ho un’idea diversa. Ha di certo grandi qualità, ma può giocare solo sulla fascia, in uno contro uno e senza grandi compiti difensivi. Secondo me sa muoversi poco senza palla e non gioca con la squadra. In tre anni e mezzo al Milan, ha fatto gol ogni tanto, qualche buona prestazione, poco altro. Non basta secondo me per chiedere 10 milioni l’anno. Ha fatto benissimo quattro mesi lo scorso anno. Una sua grande dote è la velocità, ma è poco per essere un fenomeno. Il Chelsea, per dire, non lo è andato a prendere, come mai? Non vale più di 100 milioni, anzi. Ha tanta fisicità, ma non talento. E’ convinto di essere un fenomeno, ma non lo è assolutamente”.