Federico Chiesa prova a riconquistarsi la Juventus, i bianconeri si coccolano il loro talento ma devono monitorare le voci di mercato
E’ durato quasi un anno, il calvario di Federico Chiesa. Dopo il tremendo infortunio al ginocchio di gennaio 2022, patito nella gara contro la Roma – che più o meno due anni esatti prima aveva aperto il calvario di un altro talento azzurro, Nicolo Zaniolo – una lunghissima convalescenza e attesa per il ritorno in campo, per il quale ci è voluto più del previsto. Ancora adesso, il giocatore della Juventus non è al meglio della condizione e deve di quando in quando fermarsi ai box per degli affaticamenti. Ma, gradualmente, sta tornando a far vedere quello che sa fare.
16 presenze fin qui in questa stagione, anche se solo quattro da titolare. Allegri sta cercando di gestire il suo utilizzo, conscio delle problematiche che riguardano il classe 1997. Il contributo del giocatore, però, inizia a vedersi: in 628 minuti totali giocati, due gol e quattro assist. In pratica, poco più di ogni cento minuti partecipa a una rete bianconera. La seconda rete è arrivata con il Friburgo per chiudere definitivamente la pratica. Pochi secondi prima, era stato sfortunatissimo cogliendo la traversa, ma non si è arreso e ha trovato una rete bella e pesante. Che ha un significato importante per tutto l’ambiente bianconero. C’è anche lui, su cui contare senza dubbio, per un finale di stagione in cui nelle tre competizioni la Juventus proverà a ottenere il massimo e tornare a casa con almeno un trofeo.
Ma il ritorno di Chiesa ad altri livelli non sta passando inosservato e la Juventus deve guardarsi dalle mire in particolare del Barcellona. I catalani stanno dominando il campionato, ma vogliono tornare a essere protagonisti anche in Europa e per questo pensano ad acquisti di spessore nella prossima stagione, nonostante le diverse difficoltà economiche. Xavi, secondo il portale iberico ‘Todofichajes.com’, stravede per lui e avrebbe dato mandato alla società di seguirlo da vicino. In una Juventus chiamata a ricostruirsi, al momento si fa fatica a pensare che Chiesa, legato all’ambiente da un ‘debito’ di riconoscenza, possa dire addio, anche rimanendo fuori dall’Europa. Ma la corte di un top club internazionale, con il suo prestigio, è un fattore da non sottovalutare mai.
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