Fa discutere ancora quanto accaduto in Inter-Juventus, con l’episodio del fallo di mano di Rabiot: il commento di un ex arbitro
Ultima pausa stagionale per le nazionali, prima di tuffarsi nel rush finale di campionato e coppe. L’ultimo turno di campionato, come prevedibile, non è stato certo avaro di spunti per le discussioni, con match come il derby di Roma e Inter-Juventus che per quanto avvenuto in campo e fuori sono stati incendiati dalle polemiche.
A San Siro, nel posticipo serale della domenica, l’ennesimo derby d’Italia destinato a passare alla storia per feroci contestazioni arbitrali. Il casus belli stavolta è il tocco di mano di Adrien Rabiot (più un altro, nella stessa azione, di Dusan Vlahovic che lascia moltissimi dubbi) in occasione del gol della vittoria dei bianconeri, realizzato da Filip Kostic a metà del primo tempo. Gol convalidato dopo lunghissima revisione al Var, con Mazzoleni che non ha ritenuto di richiamare al video l’arbitro di campo Chiffi. Episodio naturalmente contestato dall’Inter durante e dopo la gara, dall’altra parte accuse rispedite al mittente e dibattito che resta vivo in questi giorni. E verosimilmente lo rimarrà a lungo, come ennesimo episodio controverso ad alimentare non solo una rivalità storica ma anche il fronte di coloro che vorrebbero migliorare e rivedere il protocollo Var.
A Tv Play, interviene Gianpaolo Calvarese, ex arbitro e oggi commentatore televisivo, che ricostruisce in questo modo l’episodio: “Dopo il check sono state fatte vedere tre immagini del tocco di mano di Rabiot e devo dire che il tocco si percepisce – ha spiegato – Ho qualche dubbio su Vlahovic. La certezza è che nel 2023, non è possibile non avere immagini chiare in una partita del genere. Dalla tecnologia devono esserci certezze, il mondo del calcio non può più accettare il contrario. Non parlerei di scandalo, è una parola che non mi piace, ma il tocco di Rabiot secondo me è punibile e meritevole di on-field review per annullare il gol. Dal punto di vista tecnico, va capito come mai per due volte in una settimana ci siano state immagini non chiare, sicuramente qualcosa non funziona ed è un dato di fatto su cui crescere. Chiffi, in generale, poteva fare meglio, a me non è piaciuto ma nemmeno a Rocchi“.
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