Antonio Conte prossimo a lasciare il Tottenham, l’ex Ct della Nazionale nel mirino dei club di Serie A: ma arrivano smentite
Tiene banco in questo periodo il futuro di molti allenatori, con il finale di stagione in vista. Per diversi tecnici, è il momento di serrare i ranghi e provare a rafforzare la propria posizione, centrando gli obiettivi prefissati. E c’è chi invece sa già che il prossimo anno non sarà sulla stessa panchina, come Antonio Conte.
L’ex CT della Nazionale italiana è al Tottenham, ma il rapporto con il club londinese è destinato ad interrompersi. E inevitabilmente, il nome dell’allenatore pugliese diventa caldissimo in ottica di mercato.
Se potevano esserci ancora dei dubbi, sulla eventuale prosecuzione dell’avventura con gli ‘Spurs’, questi sono stati spazzati via dalle ultime dichiarazioni dell’allenatore, che dopo il pari con il Southampton si è scagliato contro i giocatori e contro la società.
Il contratto di Conte scadrà al termine della stagione, ma la rottura potrebbe essere tale da portare anche a una separazione anticipata. Come che sia, l’allenatore tornerà in Italia, innanzitutto per stare più vicino alle persone care, come ha dichiarato espressamente non molto tempo fa. E magari per rilanciarsi di nuovo, dopo una nuova avventura in Premier League che ha vissuto di diversi alti e bassi. Le ipotesi che lo accostano a club di Serie A sono molteplici, ma attualmente non troverebbero conferma.
Si è parlato di lui alla Roma, ma anche alla Juventus, all’Inter, a Milan. Tutte piste che non convincono Ivan Zazzaroni, direttore del ‘Corriere dello Sport’.
Intervenuto ai microfoni di Tv Play, il giornalista ha spiegato i motivi per cui in questo momento sarebbe difficile rivedere l’ex CT su una panchina italiana, innanzitutto nella capitale: “Conte alla Roma è una sciocchezza, il club non è nelle condizioni di compiere una operazione simile – ha dichiarato – La Roma è destinata a perdere giocatori come Abraham e Ibanez e Conte vuole un progetto vincente, di grandissimo livello ci sono solo calciatori come Dybala e Pellegrini. Gli altri sono solo buoni giocatori e ce ne sono anche di scarsi. Inoltre, Mourinho ha ancora un anno di contratto a 10-12 milioni lordi, solo lui può decidere di andarsene”. Per quanto riguarda Inter e Juventus, ci sono altrettante perplessità: “Spero per lui che siano speculazioni o supposizioni giornalistiche. L’Inter non lo ha mai cercato, le strade si erano separate perché lui non pensava si potesse migliorare, perché dovrebbe tornare? Per la Juve, non ci sono le condizioni. Allegri ha ancora un costo di 28 milioni di euro, e a Conte bisognerebbe comprare i giocatori. Ad oggi, la Juventus sta rimontando in campionato, ma con un mercato fatto in maniera sbagliata”.
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