Nel match di domenica sera contro Malta, la ’10’ azzurra è stata vestita da Wilfried Gnonto: una scelta che ha fatto discutere
Al di là del fatto che non abbia certamente portato fortuna a chi l’ha indossata – il calciatore è uscito al 21′ del primo tempo per un infortunio alla caviglia – la scelta del ct Roberto Mancini di aver affidato la maglia numero 10 della Nazionale a Wilfried Gnonto nel match contro Malta ha scatenato polemiche e ironia sui social.
Parecchi tifosi azzurri hanno infatto invaso Twitter con post tra il sarcastico e lo scandalizzato ricordando da chi è stata indossata in passato la prestigiosa maglia con quel numero sulle spalle. In molti hanno scomodato Roberto Baggio, Alessandro Del Piero, Francesco Totti.
Stasera Gnonto con la numero 10… a voi i commenti… #maltavsitalia pic.twitter.com/pmj0yVGHbd
— Andrea (@AG10Player) March 26, 2023
La numero 10 a Gnonto.
Punto più basso di sempre. #MaltaItalia— Domenico Fiore (@DomenicoFiore92) March 26, 2023
#Gnonto: indossa la numero 10 della nazionale.
Io: soffro.#maltavsitalia pic.twitter.com/WKNHlzCwk7
— Giovanni Gambardella (@GianniGamba86) March 26, 2023
Dimenticandosi forse che la stessa ’10’ è stata portata anche da calciatori che sono state delle autentiche meteore in passato. Giocatori che non hanno lasciato praticamente alcun segno nella loro spesso breve esperienza azzurra. Ma che hanno avuto il privilegio di giocare dal 1′ con un numero che in effetti ha un certo peso sulle spalle di chi lo porta.
Da Miccoli ad Osvaldo, quante meteore col ’10’ sulle spalle
Sopratuttto negli ultimi anni, a causa dell’aumento del numero di convocati e talvolta per vere e proprie sperimentazioni dei vari CT, l’ambìta maglia è stata vestita da calciatori non propriamente all’altezza di parecchi loro predecessori. Nella Nazionale titolare che ha in testa Mancini, la ’10’ è normalmente portata da Lorenzo Pellegrini, il capitano della Roma. Ma anche nel recente passato, gente come Federico Bernardeschi o Lorenzo Insigne è stata oggetto di ironia e critiche. Se scorriamo la memoria ancora più indietro, troveremo dei casi ancor più ‘incomprensibili’.
Fabrizio Miccoli, Pablo Daniel Osvaldo, Sebastian Giovinco e Franco Vazquez sono tra i calciatori che, sebbene per poche gare, hanno portato la maglia che fu di Gianni Rivera. E di altre icone che hanno segnato la storia della Nazionale italiana. Nel mezzo troviamo interpreti comunque accettati dal grande pubblico, come Demetrio Albertini e Thiago Motta. Ed altri aspramente criticati, ma sul cui talento puro c’è poco da discutere. Parliamo di Antonio Cassano e Mario Balotelli, esponenti magari fin troppo indisciplinati della lunga e gloriosa storia del calcio nostrano. Fore nei prossimi mesi Mancini ci stupirà ancora assegnando ad un nuovo ‘debuttante’ la maglia che, per un certo periodo, fu anche sua.