Il Ct della Nazionale Roberto Mancini al centro delle polemiche dopo la convocazione di Retegui: sugli Oriundi, non la pensava così
Il doppio impegno della Nazionale italiana di calcio, nell’esordio nel girone di qualificazione a Euro 2024, non è andato esattamente nel migliore dei modi. Le difficoltà degli azzurri, in un momento in cui la rosa dei papabili era gioco forza ridotta per diversi infortuni accaduti in contemporanea, si potevano immaginare ed erano state anticipate dall’allarme lanciato dal Ct Mancini alcune settimane prima dei match con Inghilterra e Malta: “Siamo messi male“, diceva, soprattutto per quanto riguarda l’attacco.
Le esibizioni azzurre hanno confermato il momento di difficoltà a livello di nazionale del nostro movimento, con la sconfitta contro gli inglesi al ‘Maradona’, a cui è stato posto solo parziale rimedio con la vittoria in trasferta contro Malta.
Da capire in estate, quando ci sarà la Final Four di Nations League, e in autunno, quando le qualificazioni europee riprenderanno, se il Ct potrà contare su una base più ampia in grado di garantire maggiori alternative a livello tecnico. Per ovviare alla carenza del periodo in attacco, Mancini ha scelto la strada degli oriundi, chiamando in attacco l’italoargentino Mateo Retegui.
Una chiamata che ha sorpreso, quella del giovane attaccante del Tigre, che nonostante qualche fisiologica difficoltà di adattamento ha risposto presente. Due reti in due presenze, a dimostrazione del fatto che le doti ci sono. Non sappiamo se sarà lui la soluzione ai problemi offensivi dell’Italia e se da qui in avanti assisteremo, per ampliare la rosa dei papabili, a convocazioni sempre più massicce degli oriundi. Il tema, di sicuro, fa discutere e non poco.
Anche perché lo stesso Mancini, anni addietro, si era invece espresso in maniera negativa sulla convocazione nelle selezioni nazionali degli oriundi. Era il 2015, esattamente otto anni fa, e l’allora tecnico dell’Inter aveva manifestato posizioni diametralmente opposte in merito.
All’epoca, commentando le convocazioni, da parte di Conte, di Vazquez e di Eder, disse: “Per me la nazionale italiana deve essere solo di italiani, se uno non è nato qui ma ha soltanto i parenti non se lo merita. Se le regole sono queste Conte fa bene a sfruttarle ma io non sono d’accordo”. Una inversione a U che di certo alimenterà ulteriormente le polemiche da parte dei detrattori del Ct.
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