Si accende la discussione sul futuro della Fiorentina: il club ora deve scegliere se dare ascolto ai tifosi o cercare una soluzione differente nel tentativo di accontentare tutti
Chi pensava che la stagione della Fiorentina avesse ormai raggiunto una svolta, si sbagliava. Nonostante i risultati siano tornati ad essere soddisfacenti, soprattutto in Conference League, in casa viola resta alta l’attenzione e la tensione. Sul futuro del club pesa infatti una decisione importante da dover prendere in questi giorni. Una scelta che potrebbe cambiare le sorti della società, ma che ha aperto a un dibattito inatteso. Ora Commisso e i suoi si trovano ad un bivio: dare ascolto ai tifosi o proseguire per la propria strada.
Mettersi contro i propri tifosi non è mai una buona idea. Lo sa bene lo stesso numero uno viola, che in passato ha avuto degli scontri con parte della tifoseria, ma che è in alcuni casi ha evitato di inimicarsi chi supporta la Viola da ben prima del suo arrivo. Per questo motivo ogni decisione sul futuro del club, che coinvolga in qualche maniera anche i supporter, va presa con grande attenzione.
C’è bisogno di riflettere su cosa fare, visto che la situazione negli ultimi giorni si è fatta molto tesa. L’ipotesi che è circolata in città ha trovato infatti una netta resistenza da parte del cuore pulsante della tifoseria, che ha fatto sapere, senza se e senza ma, di non essere disposto a piegarsi. E adesso urge trovare soluzioni alternative.
Tifosi viola contro il ‘trasloco’: salta il piano per lo stadio?
A far discutere molto, in questi giorni di pausa per le nazionali, è stato l’annuncio del sindaco Nardella di fermare il Franchi di Firenze per due stagioni, in particolare la 2024/25 e la 2025/26, per permettere un profondo lavoro di restyling che dovrebbe restituire alla città uno stadio finalmente all’altezza del proprio prestigio. L’ipotesi, per quel biennio, era di spostare le gare di casa dei viola in stadi di alcune città vicine. Un ‘esilio’ forzato cui i tifosi hanno però risposto con un secco no.
Attraverso un comunicato diramato dall’associazione Solo Viola, la parte più calda del tifo ha fatto sentire la propria voce in maniera perentoria: “Firenze è la nostra casa e non ci vogliamo spostare!“. Non ci sarebbe, per questi tifosi, alcuno stadio che potrebbe sostituire il Franchi, e l’esilio di due anni si sarebbe trasformato in una vergogna inaccettabile e inammissibile per un club di questo livello.
I tifosi non vogliono, però, per questo motivo far cadere del tutto i progetti del Comune, e nel proprio comunicato hanno proposto una soluzione alternativa: continuare a giocare al Franchi con un cantiere attivo, cosa peraltro già accaduta all’Udinese nella stagione 2014/15 e all’Atalanta durante i lavori di riqualificazione del Gewiss Stadium (solo in Champions la Dea fu costretta a spostarsi a San Siro). Resta da capire se un’ipotesi del genere possa essere percorribile o meno. Dovessero non esserci margini, si rischierebbe uno scontro frontale che, in fin dei conti, non farebbe bene a nessuno.