L’attuale proprietario del Chelsea, Todd Boehly, ha a disposizione un patrimonio enorme, ma per adesso l’avventura londinese è un fallimento
La fine dell’era Abramovich, dopo lo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, ha segnato in maniera indelebile la storia del Chelsea. Ci si chiedeva quale sarebbe stato il destino di un club così prestigioso, che vanta una delle storie più importanti del mondo del calcio.
Ecco che poi, dal 30 maggio 2022, subentrò la cordata con a capo Todd Boehly, uno degli uomini più ricchi al mondo in assoluto. Insomma, un ottimo modo di ricominciare, almeno sulla carta. I nuovi proprietari hanno speso la strabiliante cifra di 4,97 miliardi di euro per comprare il club londinese e si sono presentati pubblicando annunci in ‘pompa magna’: “Siamo onorati di diventari i nuovi leader del Chelsea. La nostra versione come proprietari è chiara: intendiamo rendere orgogliosi i nostri tifosi. Ci impegneremo a sviluppare la formazione e attrarre i migliori talenti. Il nostro piano d’azione è investire nel club a lungo termine, in modo da costruire una straordinaria storia di successi“.
Ma il calcio spesso e volentieri ha insegnato che per vincere non bastano le parole e i soldi, per quanto una società possa essere ricca. Servono, soprattutto, le idee. Il denaro va speso in un certo modo e bisogna riuscire a creare un contesto in cui tutti vanno nella stessa direzione. Spendere tanto per spendere non ha mai dato frutti. Ora ne sa qualcosa pure Boehly, visto il rendimento a dir poco deludente del Chelsea nella stagione in corso. La classifica della Premier League, in tal senso, è letteralmente spaventosa, con i ‘Blues’ che occupano addirittura l’undicesima posizione a quota 38 punti. Dunque, c’è il rischio più che concreto che la squadra non partecipi a nessuna delle prossime competizioni europee. Da qui la decisione di esonerare Graham Potter, affidando l’incarico ad interim a Bruno Saltor.
Siamo di fronte ad un vero e proprio fallimento, nonostante una serie di acquisti da urlo in ambito di calciomercato. L’idea era dare vita ad una squadra stellare, in grado di dare del filo da torcere ai colossi Manchester City e Liverpool. Motivo per cui sono stati investiti 281 milioni di euro per reclutare Raheem Sterling, Pierre-Emerick Aubameyang, Kalidou Koulibaly, Marc Cucurella e Wesley Fofana.
E non è tutto, perché quest’inverno la cordata di Boehly ha speso altri 300 e passa milioni (più di mezzo miliardo) al fine di ingaggiare Enzo Fernandez, Mykhaylo Mudryk, Benoit Badiashile e Malo Gusto (approdato in prestito dal Lione). Quello di Potter, tra l’altro, è il secondo esonero da parte del club. Ad inzio stagione, infatti, era saltata pure la panchina di Thomas Tuchel, divenuto pochi giorni fa il nuovo allenatore del Bayern Monaco. La speranza dei tifosi del Chelsea, chiaramente, è che lo cose comincino a girare nel modo giusto il prima possibile, così da cancellare quello che finora si può tranquillamente definire un fiasco totale.
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