Questo presidente è stato arrestato per un’accusa di riciclaggio di denaro caduta nei suoi confronti. Ecco cosa potrebbe succedere a breve
Il riciclaggio di denaro nel mondo del calcio non è affatto una costante. Per quanto si possa essere informati a riguardo, non esistono chissà quanti casi di cronaca pronti ad enunciare questo tipo di reato. Ad ogni modo, c’è sempre un’eccezione che conferma una regola.
In questo caso si parla di cronaca estera. Said Chabane, presidente dell’Angers, è in arresto per il reato citato sopra. All’estero questa è una grave infrazione, che per ovvie ragioni viene punita così come in Italia. Anzi, con molta probabilità addirittura con pene più severe.
L’arrestato si è avviato tramite la polizia giudiziaria di Nanderre. I fatti risalgono originariamente a qualche giorno fa, seppur i sospetti sull’ormai ex patron del club di Ligue 1 siano da tempo sotto attenta osservazione. Dopo le dimissioni ha lasciato al figlio il 99% delle quote societarie.
Probabilmente, dunque, qualcosa di negativo per lui era già nell’aria. Se non altro da mettere in conto prossimamente. E infatti è arrivata la stangata: provvedimento severo e punitivo nei suoi confronti. Ad aver confermato i sospetti nutriti nei suoi confronti sono alcune operazioni sospette.
Come spesso accade nel calcio moderno. Tra indagini e procedure varie, si è dunque giunti ad individuare il colpevole di queste malefatte. Ad averlo tradito, tra virgolette, è stato anche il ruolo altrettanto sospetto che alcuni procuratori hanno avuto in certe trattative.
Per il resto non si sa ancora granché, se non il fatto che a livello sportivo il club potrebbe passare dei guai molto grossi. Stando agli atti ufficiali l’indagine è iniziata nel mese di giugno 2022. Dunque un “calvario” giudiziario e burocratico durato quasi un anno intero.
Chabane arrestato: ecco perché
L’ex presidente del club bianconero dell’Angers, Said Chabane, è stato arrestato a Nanderre pochi giorni fa. L’arresto è giunto dopo quasi un anno di indagini, nelle quali sono emersi vari concorsi di colpa. Indubbiamente anche procuratori e affiliati vari potrebbero passare dei guai grossi.
Ma la maggior parte delle colpe, per sua enorme sfortuna, sono ricadute su di lui. Si trova dunque attualmente in carcere, in attesa di capire a quanto ammonterà la pena che dovrà scontare. Il club dell’omonima cittadina ora si ritrova con suo figlio presidente. Sperando con tutto il cuore che scelga un approccio diverso. Più pulito e soprattutto più etico, per il bene suo e della squadra.