La Roma di Mourinho batte la Sampdoria e continua la sua rincorsa al quarto posto. Un siparietto davvero curioso ha visto coinvolto lo “Special One”
I giallorossi hanno superato 3-o i blucerchiati di Stankovic, grazie a un gol di Wijnaldum, un rigore di Dybala e un preziosismo tecnico di El Shaarawy. La vittoria del Milan a Napoli riporta però gli uomini di Mou al quarto posto, a pari merito con l’Inter.
Da possibile punti persi a vittoria larga. Il primo tempo della Roma contro la Sampdoria non era stato del tutto incoraggiante. Non che non ci siano state le occasioni ma purtroppo sia Pellegrini che Dybala hanno trovato sulla propria strada un ottimo Ravaglia. Il secondo portiere della Sampdoria è stato super anche su Llorente, neutralizzando un colpo di testa indirizzato all’angolino. In tutto questo marasma, alla fine, sono stati Matic e Wijnaldum ha prendere in mano la situazione.
Grazie ai due centrocampisti Mou ha portato a casa tre punti importantissimi. Il primo ha sfornato due assist, mentre il secondo ha realizzato il gol dell’1-0 e si è guadagnato il rigore del raddoppio. Dopo una lunghissima ripresa post rottura della tibia, Gini è tornato il centrocampista decisivo dei tempi di Liverpool.
Quando ancora il match era in bilico, a circa mezzora dalla fine, Mourinho voleva cautelarsi con alcuni cambi, contando anche sul fatto che la Samp di Stankovic era rimasta in dieci per l’espulsione di Murillo.
Proprio in quell’istante, lo Special One fa alzare dalla panchina sia Belotti che Solbakken, convinto di poter sfruttare le forze fresche per indirizzare la gara. Mentre stava spiegando con il taccuino alla mano, i movimenti che il norvegese doveva compiere in campo, è arrivato il colpo di testa di Wijnaldum, per il momentaneo 1-0.
Il problema è che il vantaggio della Roma ha portato Mou a rivedere la propria scelta, decidendo di non mettere Solbakken in quel momento. Con il vantaggio in tasca i tempi non erano maturi per il cambio e la smorfia per farglielo capire è diventata virale.
Un’espressione eloquente che ha strappato un sorriso a tutti i tifosi giallorossi, forse meno all’ex esterno del Bodo, che ha dovuto pazientare un altro po’ prima di mettere piede in campo.
Alla fine Solbakken è entrato ed è stato anche incisivo, realizzando l’assist per El Shaarawy per il 3-0 finale. Tutto è bene quel che finisce bene, con un Mourinho in grande spolvero.
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