A quanto pare Insigne per uno dei suoi gesti tecnici più emblematici si è chiaramente ispirato ad un vero e proprio fenomeno: ecco chi è
Insigne è uno dei giocatori più emblematici per quanto concerne il gesto tecnico del tiro a giro. In epoca recente è stato infatti uno dei pochi ad aver tenuto in vita questa vera e propria tradizione. Una prodezza che nel calcio moderno si vede sempre di meno.
Ma che per fortuna continua a vivere grazie all’intervento di figure come la sua. L’ispirazione è chiara, anche se ovviamente non è mai stato confermato. Ma di recente la notizia è stata resa nota: anche l’ex fantasista del Napoli ha un idolo calcistico.
Tutti sono a conoscenza della rivalità che intercorre tra Juventus e Napoli. Un duello che ancora oggi si protrae con atteggiamenti accesi. Ma si sa, ai miti di infanzia non si può dire di no. Così l’ex giocatore della Serie A ha scoperto le sue carte: ecco chi è il suo idolo.
Molti probabilmente se lo potrebbero già aspettare, visti soprattutto i precedenti. Oltre anche alle similitudini tra i due, quantomeno come approccio di gioco. Questa precisazione è doverosa, onde evitare fraintendimenti di vario genere su paragoni che non sussistono.
I tifosi non ne sarebbero entusiasti certamente, ma fa tutto parte del gioco. Certo è che parlare degli idoli di infanzia dei giocatori famosi è un aspetto molto interessante a cui prestare attenzione.
Insigne ha un idolo: ecco chi è
Nonostante Insigne sia un tifoso sfegatato del Napoli non è difficile capire dove vadano a parare le sue “simpatie” calcistiche. Soprattutto per i singoli calciatori. Sembra infatti che il suo idolo sia Alex Del Piero, autore originario del magnifico tiro a giro.
Per quanto sia un sia un rivale del Napoli non ha mai nascosto una certa ammirazione. Tentando in ogni modo di emularlo e di somigliare a lui il più possibile. Per quanto concesso, naturalmente. Oggi il celebre e iconico tiro alla Del Piero è stato totalmente rivisitato.
Forse non con lo stesso successo, ma la bellezza di un gesto ancora oggi molto difficile rimane. Ed è innegabile che sia così anche a distanza di tempo. La speranza, ad ogni modo, è quella di vedere sempre più calciatori con pensiero creativo in campo. Per far sì che lo sport torni a diventare prima di tutto divertimento. E non solo tattica.