Inchiesta Roma, l’ex Pallotta corre ai ripari: parole dirette ai tifosi giallorossi

Plusvalenza che fai, Procura che trovi. La Roma è nel mirino di Piazzale Clodio per 18 operazioni di mercato. Le parole dell’ex presidente

Dopo il caos giudiziario in casa Juventus, nato dall’inchiesta Prisma della Procura di Torino, anche il tribunale di Roma ha aperto un fascicolo inerente 18 affari effettuati dai giallorossi. Le stagioni prese in considerazione sono 2017-2018, 2018-20219, 2019-2020 e 2020-2021.

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James Pallotta, ex presidente Roma (Foto LaPresse) – fuorigioco.calciomercato.it

Ovviamente, l’inchiesta è ancora nelle fase preliminare. Al momento sono tre le persone indagate: Dan e Ryan Friedkin, attuali presidente e vice-presidente della Roma; l’ex proprietario, James Pallotta.

La Roma dal 2011 di fatto è una società in mani americane. Nello specifico, il 15 febbraio Unicredit individua in James Pallotta il leader di una cordata composta, tra gli altri, da Thomas DiBenedetto, Michael Ruane e Richard D’Amore. Il 16 aprile la società “DiBenedetto A.S.Roma LLC” diventa azionista di maggioranza con il 60% delle quote. Pallotta il 27 febbraio 2012 diventa presidente e ad agosto 2014 acquista ancora la quota capitale ancora in mano a Unicredit, investendo 33,5 milioni.

Pallotta e l’indagine plusvalenze: “Nessun problema nelle nostre operazioni”

L’imprenditore americano punta allo stadio di proprietà, di fatto arriva ad un passo dal poterlo costruire nella zona di Tor di valle, avendo ottenuto tutti i permessi. Il 17 agosto 2020 il colpo di scena: vende la società a Dan Friedkin, suo connazionale che rinuncia all’impianto in quell’area, ritenuta comuqnue problematica, nonostante l’ok avuto dalla giunta della sindaca Virginia Raggi.

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Pallotta a Trigoria (Foto LaPresse) – fuorigioco.calciomercato.it

“Voglio solo augurare buona fortuna per il futuro. Come tutti i tifosi della Roma nel mondo, mi auguro che The Friedkin Group possa ripartire da ciò che abbiamo costruito nel corso degli ultimi otto anni, trasformando la Roma in un club realmente internazionale, e portare la As Roma al prossimo livello. L’As Roma è una squadra di calcio incredibilmente speciale ed io lascio numerosi ricordi indimenticabili”, disse Pallotta il giorno in cui cedette le quote a Friedkin.

Da 48 ore, nella Capitale, non si parla che delle indagini aperte dalla Procura di Tivoli – competente su Formello – sugli scambi tra Lazio e Salernitana e sull’inchiesta romana su 18 affari effettuati dalla Roma, quasi tutti sotto la gestione Pallotta e comunque col club quotato in Borsa. Le trattative della ex presidenze nel mirino sono: lo scambio con la Juve Luca Pellegrini e Leonardo Spinazzola; le cessioni di Marchizza e Frattesi al Sassuolo; quella di Tumminello all’Atalanta; l’acquisto dal Sassuolo di Defrel e di Cristante dall’Atalanta.

Per quanto riguarda l’attuale proprietà, si indaga sulle vendite di Cetin, Cancellieri e Diaby al Verona per acquistare Marash Kumbulla al valore di 29,5 milioni di euro. Per quanto riguarda James Pallotta, si è limitato a una breve dichiarazione. “Non c’è stato mai un problema nelle nostre operazioni di mercato”, ha ribadito l’ex presidente a Laroma24. Frasi di circostanza che certamente non cambieranno lo stato d’animo dei supporter giallorossi, mai veramente entusiasti dell’operato di Pallotta.

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