Arriva una buona notizia per il pilota della Ferrari, Charles Leclerc: ritrovato dopo il furto un oggetto che gli apparteneva, quanto vale
Non è, decisamente, un buon periodo per Charles Leclerc. Il pilota monegasco e i tifosi della Ferrari, per l’avvio di stagione motoristica 2023, si aspettavano ben altra situazione. Ma quanto sta accadendo è sotto gli occhi di tutti.
Il Mondiale di Formula 1, al di là delle dichiarazioni ambiziose di un mese fa, prima che la stagione iniziasse, si è presentato sotto i peggiori auspici per la Rossa di Maranello. E Leclerc ha dovuto già rinfoderare i sogni di conquista del titolo.
Leclerc e la Ferrari, fin qui solo delusioni: si prospetta una annata da incubo
Che non sarebbe stato facile essere subito al livello della Red Bull si poteva anche prevedere. Quello che non si immaginava è che la Ferrari sarebbe stata così in difficoltà da non riuscire ad arrivare nemmeno sul podio e che Leclerc avrebbe tagliato il traguardo solo una volta nelle prime tre gare.
Il monegasco, in Bahrein, nonostante davanti Verstappen e Perez fossero imprendibili, stava portando a casa un buon terzo posto, prima della rottura della centralina. Cosa che lo ha obbligato poi a una penalità di dieci posizioni in Arabia Saudita, dove è arrivato solo un settimo posto. In Australia, la sua gara è durata tre curve prima di finire nella via di fuga dopo un contatto con Stroll. E anche Sainz, al di là della discutibile penalità a Melbourne, non è andato oltre un quarto e un sesto posto. La SF-23 ha problemi di affidabilità e di passo gara piuttosto evidenti, per Vasseur ci sarà tanto lavoro da fare. I piloti, al momento, possono solo tenere duro, ma la sensazione è che oltre alla super Red Bull anche Aston Martin e Mercedes, in questo momento, siano più brillanti.
Leclerc, una luce nel buio: ritrovato l’orologio che gli era stato rubato
Per Leclerc, una minima buona notizia arriva dal ritrovamento di un orologio che gli era stato rubato e che aveva un valore davvero elevato.
A Pasquetta di un anno fa, a Viareggio, gli era stato sottratto con l’inganno, fingendo di voler fare un selfie. I carabinieri hanno arrestato una banda di tre uomini e una donna. Il problema, per i rapinatori, era stato non riuscire a piazzare quel pezzo unico, un Richard Mille, dal valore di circa due milioni di euro. Anche perché personalizzato con il suo nome e davvero difficile da contraffare.