Ha dell’incredibile quanto accaduto su un campo da calcio: squalifica record per aver colpito con un pugno al volto il direttore di gara
Ha fatto sensazione, tanto che la sua eco ancora non si è spenta, la maxi squalifica inflitta ad Alexandar Mitrovic, attaccante in forza al Fulham, 8 giornate di stop, per aver afferrato per il braccio l’arbitro, Chris Cavanagh, mostrandogli più volte il dito con fare intimidatorio dopo essere stato espulso per reiterate proteste nel corso del match di FA Cup contro il Manchester United.
Eppure, è notorio, in Inghilterra non vanno per il sottile quando di si tratta di sanzionare comportamenti violenti sia di tesserati sia di tifosi. A tal proposito, tre tifosi del Wolverhampton sono stati arrestati per cori omofobi durante il match di Premier League contro il Chelsea (per la cronaca, terminato 1-0 a favore dei “Wolves”), con la polizia che non esclude altri fermi.
Una rapidità nell’individuare i colpevoli di tale esecrabili cori che stride con l’incapacità di fare altrettanto delle autorità del nostro Paese, con la conseguenza che a rimetterci, come nel caso dei cori razzisti e antisemiti dei tifosi della Lazio in occasione del derby capitolino, è l’intero settore dello stadio da cui partono i cori e gli insulti (squalifica di un turno della Curva Nord, cuore del tifo biancoceleste, con pena sospesa per 12 mesi).
Pugno in faccia all’arbitro: squalificato fino al 6 aprile 2028!
Talvolta, però, sono proprio gli organi di giustizia sportiva italiana a sorprendere per la severità con cui puniscono inqualificabili gesti violenti dei tesserati. Salvatore Grippa, giocatore dell’Audax San Severo, club militante nella seconda categoria pugliese, è stato squalificato dal giudice sportivo fino al 6 aprile del 2028!
La sua colpa? Nel corso della partita contro il Real Olimpia Terlizzi, disputatasi domenica 2 aprile e valida per la decima giornata di ritorno del campionato di seconda categoria pugliese, al 47′ minuto di gioco, sul punteggio di 4-1 a favore degli avversari, dopo essere stato espulso per doppio giallo ha sferrato un pugno in pieno volto al direttore di gara procurandogli una ferita sul lato sinistro del viso.
L’arbitro, quindi, è stato costretto a sospendere il match anche perché i sanitari che gli hanno prestato le prime cure hanno ritenuto necessario accompagnarlo in ospedale dove, per fortuna, gli è stato diagnosticato un trauma cranico di lieve entità. Un inaudito episodio di violenza, che giustifica la squalifica record comminata dal giudice sportivo, che purtroppo è solo l’ultimo in ordine di tempo contro i direttori di gara verificatosi sui campi polverosi dei livelli inferiori della piramide calcistica italiana.