Il matrimonio tra Simone Inzaghi e l’Inter sembra destinato a finire, ma c’è ancora una speranza per il tecnico: la Champions League. Nella storia c’è almeno un precedente che potrebbe essere di buon auspicio
Quale sarà il futuro di Simone Inzaghi? In molti se lo chiedono, soprattutto tra i tifosi, totalmente divisi sull’attuale tecnico dell’Inter. Se c’è chi lo difende per i trofei vinti e per l’importantissimo cammino in Champions League di questa stagione, oltre che per il bel gioco a tratti espresso, in molti lo criticano per il campionato mancato lo scorso anno e per l’imbarazzante andamento in Serie A in questo 2023. La sensazione è che, per una conferma, molto dipenderà dal finale di stagione, e soprattutto dal prosieguo dell’avventura europea. In caso di incredibile exploit, la sua permanenza in nerazzurro potrebbe addirittura diventare certa, come dimostrato da un illustre precedente che fa ben sperare l’allenatore interista.
Nella storia il suo non sarebbe, infatti, il primo caso di un tecnico confermato grazie a una cavalcata europea, a discapito di un percorso in campionato molto difficoltoso. Anzi, è successo già ad altri, con risultati in fin dei conti agrodolci.
Va detto che, nel caso di Inzaghi, ci sono molti fattori da considerare. Oltre al fatto che allena, con tutta probabilità, la miglior squadra della Serie A, e che quindi è alquanto ingiustificato il suo crollo in campionato, bisogna tenere presente anche che lo stesso allenatore, negli ultimi tempi, è apparso titubante su un suo possibile proseguimento in nerazzurro. Le critiche ricevute, a suo parere immeritate, potrebbero infatti portarlo a scegliere altre strade in ogni caso. Resta insomma aperta ogni possibilità, dall’addio addirittura anticipato a una conferma ancora per molti anni.
Inzaghi confermato grazie alla Champions: c’è un precedente
A prescindere dalla sua volontà, in questi giorni si è parlato moltissimo di un cambio della guardia. Tra chi auspicava l’arrivo di un traghettatore, come Christian Chivu, e chi invece già guardava al prossimo anno, sognando un De Zerbi, un Thiago Motta o addirittura un Mourinho, in pochi davano infatti per possibile una permanenza dell’allenatore ex Lazio. Invece, Inzaghi la conferma potrebbe guadagnarsela “sul campo”, come accaduto qualche anno fa a un suo talentuoso collega.
L’esempio che a tutti è venuto in mente in queste ore è quello di Eusebio Di Francesco. L’ex tecnico, tra le altre, di Sassuolo e Sampdoria, al di là delle recenti avventure fallimentari, ha vissuto almeno una stagione da favola sulla panchina della Roma. Nel suo primo anno alla guida della squadra giallorossa Di Francesco propose un calcio splendido, e fece faville soprattutto in Europa. Chi non ricorda infatti quell’incredibile cammino europeo, la semifinale di Champions raggiunta dopo 34 anni grazie al gol di Manolas contro il Barcellona in un Olimpico vibrante d’amore e passione, e poi l’eliminazione a un passo dalla finale per opera del Liverpool, non senza polemiche arbitrali?
Eusebio quell’anno compì un’impresa, ottenendo contemporaneamente anche un buon terzo posto in campionato e conquistandosi la conferma per la stagione successiva, poi terminata con un esonero frutto di una sconfitta in un derby e dell’eliminazione contro il Porto agli ottavi di Champions. Al di là dell’epilogo non proprio da favola, il cammino di Inzaghi potrebbe in tutto e per tutto essere assimilato a quello di Di Francesco, soprattutto in caso di rinascita anche in campionato. Ma forse, volendola leggere al contrario, è proprio per questo che, a prescindere dai risultati, all’ex tecnico biancoceleste converrebbe a fine stagione cambiare aria. Un epilogo come quello di Di Francesco è infatti l’ultima cosa che potrebbe sperare per la sua carriera.