Inizia la corsa verso Euro 2032, l’Italia presenta la sua candidatura: ecco le scelte degli stadi che dovrebbero ospitare il torneo
Si è parlato tanto di una grande manifestazione calcistica da ospitare in Italia, un evento che non avviene ormai da lungo tempo. E dopo la delusione del 2012, quando l’Europeo era stato assegnato a Polonia e Ucraina, il nostro paese ci riprova.
Dopo l’anticipazione con le gare ospitate dall’Olimpico di Roma per l’Europeo itinerante del 2020, poi disputato nel 2021, l’Italia vuole organizzare la manifestazione in solitaria. Dunque, la FIGC ha presentato ufficialmente la candidatura ufficiale per Euro 2032.
Euro 2032, l’Italia si lancia ufficialmente: corsa a due con la Turchia per l’assegnazione
La nostra federazione ha compiuto il passo ufficiale presentando il Final Bid dossier di candidatura alla sede della Uefa, con all’interno tutta la documentazione richiesta.
Per allestire il dossier è stato necessario un lavoro di diversi mesi, nel quale la Federcalcio ha interagito con il Governo, il Parlamento, i Comuni e altri enti, per elaborare il miglior piano possibile. Adesso, palla all’Uefa per la valutazione della nostra candidatura. La corsa è a due, con la Turchia, per organizzare l’evento. La decisione definitiva è attesa per una data in particolare: quella del prossimo 10 ottobre. Si riunirà quel giorno il Comitato Esecutivo dell’organo del calcio europeo, per comunicare l’assegnazione delle sedi in cui si svolgeranno sia Euro 2028 che Euro 2032.
Euro 2032, tutti gli stadi italiani destinati a ospitare il torneo: sono dieci in tutto
Nel dossier presentato dall’Italia, un motivo di particolare interesse è dato dall’elenco degli stadi per ospitare le sfide del torneo. In tutto, si tratta di dieci stadi tra quelli delle principali città italiane.
In particolare, parliamo degli stadi di Milano (San Siro o l’eventuale nuovo stadio), Torino (Juventus Stadium), Verona (stadio Bentegodi), Genova (stadio Ferraris), Bologna (stadio Dall’Ara), Firenze (stadio Franchi), Roma (stadio Olimpico), Napoli (stadio Maradona), Bari (stadio San Nicola), Cagliari (nuovo Sant’Elia). Rimane fuori Palermo, che però, come specificato nel dossier, sarà una città ancora coinvolta nell’iter a supporto della candidatura.
Il dossier, secondo le parole di Gravina, presidente FIGC, si proietta nel futuro: “Abbiamo immaginato l’Italia e il calcio tra dieci anni, una manifestazione del genere può generare un lascito positivo con opportunità che si moltiplicheranno per l’intera nazione”.