Mkhitaryan ha conquistato l’Inter. L’ex giocatore della Roma sta disputando una grande stagione nonostante l’età che avanza
L’Inter si gode la bellissima vittoria in Champions League contro il Benfica. La squadra di Inzaghi si sta dimostrando una squadra a due facce. Nelle coppe va molto bene ed ora è a un passo dalla semifinale nella principale competizione europea. Il mister ha dato un segnale per il futuro, ma la panchina traballa ancora. Marotta ieri lo ha confermato fino a fine stagione. I tanti passi falsi in campionato pesano sulla decisione della società. Chi invece non ha deluso nessuna aspettativa è Mkhitaryan. L’armeno è arrivato a parametro zero dalla Roma.
Ha deciso di non rinnovare con i giallorossi dopo la vittoria della Conference League e ha abbracciato una nuova avventura della sua ricca carriera. Ieri contro il Benfica è stato tra i migliori in campo e l’Inter se lo coccola. È stata una grande intuizione di Marotta che ha provato a fare la stessa cosa con Smalling. L’inglese, però, ha deciso di accettare l’offerta della Roma e non vestirà la maglia nerazzurra il prossimo anno.
Mkhitaryan, da Al bano al vino rosso: tutte le sue passioni
Mkhitaryan ha conquistato Milano allo stesso modo con il quale era diventato un idolo a Roma. L’armeno è un fuoriclasse e dovunque è andato ha vinto. In Italia è arrivato nel 2019 dall’Arsenal. Ma il suo legame con il nostro paese nasce da molto prima. Infatti il trequartista si era sposato in Italia all’isola di San Lazzaro degli Armeni: piccolo gioiello all’interno della laguna di Venezia. Inoltre è innamorato di Al bano, non a caso il famoso cantante è stato anche l’ospite speciale delle sue nozze. Ama anche il vino rosso e conosce ben 8 lingue: arla fluentemente, oltre all’armeno, l’italiano, il tedesco, il francese, il russo, il portoghese, l’inglese e anche un po’ di ucraino.
A proposito di record o di curiosità: è stato il primo giocatore armeno a scendere in campo in serie A ed è molto legato alle sue origini. È noto l’episodio che nel 2019 gli aveva impedito di partecipare alla finale di Europa League tra Chelsea e Arsenal a Baku, per le tensioni politiche tra Turchia e Armenia. Ma anche quella volta, Henrikh aveva saputo andare oltre: solo un tweet per dire che gli dispiaceva molto non esserci, ma che avrebbe fatto il tifo a distanza per i suoi compagni.