Con il buon senso si risolve tutto. Il Napoli sembra aver trovata la strada giusta per risolvere una questione tanto complicata quanto inattesa
Quando si toccano nervi sensibili, anche nelle migliori famiglie, possono nascere conflitti che al di fuori dei diretti protagonisti, risultano incomprensibili. Stava succedendo anche nella stagione magica del Napoli.
Con più di una discreta possibilità di “scucire” lo scudetto dalle maglie del Milan, tra Aurelio De Laurentiis e una porzione della tifoseria del Napoli, l’amore vero non è mai scoppiato. L’apice di questo dissenso si è registrato lo scorso 2 aprile, in occasione della gara Napoli-Milan.
Per protestare contro alcune normative relative alla tifoseria e all’ingresso nello stadio di striscioni e simili, nel match di campionato contro il Milan – perso poi 4-0 – una parte importante dei sostenitori del Napoli ha attuato una protesta silenziosa. Di fatto, Di Lorenzo&Co hanno fatto a meno di un sostegno importante. E Spalletti dopo la sconfitta di mercoledì ha rincarato la dose.
Stadio Maradona in silenzio: le parole di Spalletti
“Al Maradona contro il Milan abbiamo giocato in un silenzio irreale. Se la cosa si ripete martedì, vado via dalla panchina e me ne torno a casa”, ha detto l’allenatore al termine della sconfitta in Champions col Milan. Una presa di posizione importante, giustificabile perché il Napoli sta facendo un’impresa nella quale credevano in pochi.
Proprio i tifosi azzurri, dopo le partenze di Mertens, Insigne, Koulibaly e Fabian Ruiz, questa estate in ritiro avevano criticato pesantemente l’operato della società sul mercato. Il direttore sportivo, Cristiano Giuntoli, ha spiazzato tutti, costruendo una formazione di assoluto livello, vincente e con il pregio di avere tutti i conti a posto. Ora però i rapporti tra club e tifosi stanno tornando sulla retta via.
Ieri, come auspicato dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, primo cittadino dal 18 ottobre 2021, si è giunti ad una svolta nella dialettica tra una parte dei tifosi del Napoli e la società. Il presidente Aurelio De Laurentiis ha preso parte ad una riunione al Viminale, dove c’è stato un lungo confronto con tutte le istituzioni. Vertice fortemente voluto anche dal titolare del dicastero, Matteo Piantedosi.
Una conferma del successo dell’iniziativa è arrivata dal prefetto di Napoli. “Stiamo lavorando affinché ci sia una festa, siamo pronti a qualsiasi tipo di confronto, se troveremo la disponibilità e sempre nel rispetto della legge”, ha affermato Claudio Palomba. Il prefetto ha ribadito di non voler assistere allo spettacolo, definito “indegno”, dello scorso 2 aprile.
Il responsabile dell’ordine pubblico di Napoli ha spiegato di non voler legittimare nessuno, ma solo di voler usare il dialogo per non rovinare una festa attesa da 33 anni, quando il Napoli vinse il suo ultimo scudetto. “Ci sono delle regole ben precise da osservare. Se qualcuno ha altri obiettivi, troverà le porte chiuse”, ha precisato il prefetto.