Scontro fra titani e diverse generazioni in Formula1, per il manager non c’è dubbio sul vincitore di un ipotetico duello alla guida della stessa monoposto di questa stagione
Come nel calcio, anche nel mondo di motori si sono alternati negli anni grandi nomi che hanno fatto la storia della disciplina. Uno degli ultimi usciti è sicuramente il sette volte campione del mondo Lewis Hamilton, da sempre devoto alla scuderia Mercedes di Formula1, che ancora oggi spera – da veterano – di poter imporre il proprio dominio a scapito del crescente Max Verstappen.
Prima di lui, però, il monopolio delle piste del campionato era diviso tra Fernando Alonso, Sebastian Vettel e l’eterno Michael Schumacher. Il tedesco è per molti una vera leggenda, non paragonabile con nessuno dei suoi successori sul gradino più alto del podio, per qualità tecniche e catatteriali. Eppure per l’ex manager Eddie Jordan, in un ipotetico scenario in cui lui ed Hamilton avessero modo di giocarsi alla pari il mondiale, il pronostico non sarebbe così scontato come sembra. Nel corso della recente intervista per OLBG, Jordan ha ammesso che i due appartengono ad epoche diverse ma nel punto apicale del loro splendore avrebbero potuto contendere il primato.
Hamilton la spunta su Schumacher? Il racconto di Eddie Jordan
Schumacher avrebbe dalla sua livelli di intensità e grinta uniche che gli avrebbero permesso di puntare la vettura rivale in diverse situazioni, mentre Hamilton potrebbe contare su un controllo migliore e meno ‘sporco’. Se si trattasse di fare il paragone su sei gare totali – racconta Jordan – probabilmente si finirebbe sul tre a tre. Con l’inglese che la spunterebbe all’ultimo. Inevitabilmente questo scenario è comunque frutto del manager e non trova appiglio scientifico.
Facendo invece un parallelo con Fernando Alonso che ancora corre con Aston Martin, è possibile notare come il distacco con Lewis Hamilton sia davvero limitato se non addirittura superiore in certe dinamiche di gara. Questo sarebbe potuto avvenire anche in passato, durante l’esperienza ferrarista dello spagnolo, se avesse avuto sempre con sé il supporto di una vettura affidabile. Cosa che, invece, la Ferrari non ha garantito negli anni al contrario di una impeccabile Mercedes.