La Juventus finisce sui giornali più per le sue vicende giudiziarie che per fatti meramente tecnici. Il punto della situazione
In campionato col Sassuolo al Mapei Stadium, dopo quella con la Lazio, è arrivata la seconda sconfitta consecutiva. Brusco stop, con la Juventus, dopo 30 turni, settima a quota 44. Zona Champions che al netto della penalizzazione dista 9 punti, col Milan quarto a quota 53.
In Europa questa è una settimana decisiva. Dopo il successo di misura di giovedì scorso all’Allianz Stadium sullo Sporting Lisbona, rete decisiva di Gatti al 73′, i bianconeri sono attesi dal ritorno dei quarti di Europa League tra 48 ore in Portogallo. Vincendo la coppa la squadra di Allegri si qualificherebbe ai gironi di Champions League.
Inutile nasconderlo, però: oggi per la Juventus è una giornata cruciale. Nei pressi del Foro Italico infatti si riunirà il Collegio di Garanzia dello Sport per discutere l’istanza contro la penalizzazione di 15 punti in classifica. A presentare il reclamo la Juventus e tutti i tesserati condannati, in primis l’ex presidente Andrea Agnelli e l’ex ds, Fabio Paratici.
Juventus, sport e processi: oggi il primo verdetto
La Cassazione dello Sport può prendere tre decisioni diverse. Annullare in toto la pronuncia della Corte D’Appello Federale, togliendo l’intera penalizzazione. IN secondo luogo, può rigettare il ricorso, confermando tutta la sanzione. Infine, per “carenza di motivazioni”, può annullare il dispositivo, rinviando alla Corte d’Appello Federale per una nuova formulazione della pena. In questo caso, ci sarebbe una riduzione della penalizzazione. Ma i guai Juventus non finiscono qui.
Facendo un salto nella giustizia ordinaria, il 10 maggio si terrà la seconda udienza davanti al Gup di Torino, Marco Picco. Quest’ultimo deciderà della sorte degli imputati del processo Prisma, quello da cui si sono sviluppati tutti i fascicoli di giustizia sportiva. La prossima udienza sarà fondamentale per un motivo: Picco deciderà se Torino resta tribunale competente.
Diversamente andrà valutata la richiesta dei legali bianconeri, secondo cui il foro competente, essendo la Juve quotata in Borsa, sarebbe Milano, che ospita Piazza Affari, oppure Roma, dove ci sono i server della Borsa stessa. Davanti a Picco la Consob si è costituita parte civile, Figc e Agenzia delle Entrate no.
Tornando alla giustizia sportiva domestica, entro fine anno potrebbe chiudersi un altro filone. Parliamo delle scritture private tra Juventus e 21 tesserati. La Procura Figc ha notificato la chiusura delle indagini martedì scorso. Nei 15 giorni successivi gli indagati possono chiedere di essere ascoltati o produrre memoria difensiva. Ad esito di questo periodo, entro 20 giorni il procuratore Chiné procede a deferimento o archiviazione. Stando di fatto a maggio, si spera di chiudere questo fascicolo entro il 30 giugno, termine della stagione sportiva.
Oltre a quello sulle scritture private, la Procura Figc ha aperta l’indagine sulle partnership sospette, per le quali si sfocerà nella prossima stagione sportiva, considerando che Via Allegri deve ricevere le carte da altre 7 procure al lavoro. Infine, la Uefa ha un fascicolo aperto sia sulle plusvalenze, sia sull’eventuale irregolarità del settlement agreement firmato tra Vecchia Signora e Uefa. Giova ricordare che il codice di giustizia di Nyon può emettere condanne a prescindere da quanto deciso alla giustizia sportiva ordinaria.