In Arabia a gennaio, la Juve trema. La stagione bianconera va avanti e nonostante il buon inizio l’occhio è sempre rivolto al mercato. Al proprio e … a quello degli altri.
Antenne sempre dritte a monitorare un mondo in costante movimento. I dirigenti del calcio non possono permettersi pause o cali di tensione, poiché potrebbero risultare fatali e compromettere, definitivamente, operazioni importanti.
Dalle parti della Continassa, da qualche settimana, il barometro interno segna tempo buono. I conti vanno decisamente meglio rispetto ad un anno fa, anche se sono ancora in rosso. Dall’arrivo di Cristiano Giuntoli è già stato fatto molto, ancora c’è da fare ma i segnali che arrivano dalla Torino bianconera sono rassicuranti. Migliorare il più possibile i conti significa anche poter operare sul mercato, non soltanto cedendo ma anche acquistando.
Il mercato di gennaio potrebbe rappresentare un’opportunità per la società bianconera, dal momento che la sessione estiva ha contribuito essenzialmente a dare respiro ai conti societari attraverso operazioni in uscita ed a mancati rinnovi di contratti con ingaggi particolarmente onerosi. Ma a gennaio il cosiddetto “mercato di riparazione” non è aperto soltanto per la Juventus e dall’Arabia potrebbero arrivare pericoli inattesi, e indesiderati, per la Juventus. Quali?
In Arabia a gennaio, la Juve trema
Dall’estate scorsa il calcio internazionale ha imparato a conoscere più a vicino il fenomeno Arabia Saudita, con la sua inarrestabile volontà di divenire il nuovo Eldorado del calcio mondiale. La Juventus ha già pagato dazio un paio di volte a causa dei petrodollari arabi, ricordiamo le operazioni fallite Milinkovic-Savic e Kessié, ed ora potrebbe correre un nuovo pericolo.
A gennaio infatti gli arabi potrebbero rifarsi sotto con il Liverpool per tentare l’acquisto del fuoriclasse egiziano Mohamed Salah. Fin qui il club di Jurgen Klopp ha resistito ma qualora l’offerta divenisse irrinunciabile anche il club inglese si vedrebbe costretto a capitolare. In quel caso il tecnico tedesco, alla guida dei Reds, avrebbe soltanto un nome per la sostituzione del suo pupillo, quello di Federico Chiesa, altro suo storico pallino.
E se a gennaio l’eventualità di una cessione da parte della Juventus del suo numero sette appare lontanissima, per la sessione di mercato estiva 2024 le probabilità potrebbero aumentare vistosamente, soprattutto nel caso in cui la Juventus e il giocatore non addivenissero ad un accordo per il prolungamento del contratto in scadenza a giugno 2025.
Occhio quindi al proprio mercato ma anche a quello degli altri top club che potrebbero improvvisamente entrare alla Continassa con il chiaro intento di portar via qualcuno dei gioielli bianconeri. Giuntoli ha le antenne dritte ma, a volte, potrebbero non bastare.