Crisi clamorosa per una big europea, salta la panchina: i tifosi invocano a gran voce il ritorno di Louis van Gaal.
Incredibile ma vero. Dopo poche settimane dall’inizio delle competizioni europee, una big potrebbe già cambiare allenatore. La crisi è profonda, il clima è diventato irrespirabile e i tifosi stanno invocando con forza un cambiamento. Andare avanti con l’attuale tecnico sembra ormai impossibile.
La tensione è alle stelle e la protesta violenta avvenuta nell’ultima partita casalinga sta portando la società a prendere decisioni drastiche. E in questa situazione i tifosi invocano il nome di un allenatore eroico, uno dei grandi idoli della storia del club: Louis van Gaal. Quando le cose non vanno bene, ci si rifugia in un passato glorioso. È inevitabile. Sta accadendo anche ad Amsterdam. L’ambiente Ajax è in subbuglio. Una partenza così brutta non si verificava da quelle parti dalla stagione 1964/1965. Una vita fa.
Se in Europa League il debutto stagionale è stato battezzato da un pirotecnico 3-3 con il Marsiglia, è in Eredivisie che le cose stanno andando malissimo. La gloriosa squadra di Amsterdam ha raccolto 5 punti in 4 partite, e nella quinta stava perdendo per 3-0 in casa contro i rivali del Feyenoord prima dell’invasione di campo da parte dei tifosi che ha costretto a un’immediata sospensione del match.
Un’umiliazione imperdonabile che dovrà portare inevitabilmente a un cambiamento. La posizione del tecnico Maurice Steijn è oggi meno sicura che mai. Ma non è detto che le richieste del tifo più caldo dei Lancieri possano essere soddisfatte.
Ajax, i tifosi vogliono van Gaal: la risposta dell’allenatore
In un momento di crisi così profonda, con le immagini imbarazzanti della rivolta dei tifosi alla Johan Crujiff Arena che hanno fatto il giro del mondo, accettare l’incarico sarebbe complicato per tutti. Certo, van Gaal sa di essere amatissimo ad Amsterdam. L’ex ct olandese è l’uomo della storica Champions League del 1995, l’uomo degli ultimi grandi successi europei, un maestro di calcio mai dimenticato.
Ma è anche un allenatore reduce da un ciclo molto difficile alla guida della Nazionale dei Paesi Bassi, e che soprattutto a 72 anni si sta ancora riprendendo dopo aver lottato per molto tempo con un nemico ben più temibile di una squadra di calcio: un cancro alla prostata.
L’eroe invocato dal tifo caldo olandese quindi potrebbe non arrivare. Resta da capire quali saranno le manovre della società, chiamata obbligatoriamente a reagire dopo quanto successo, ma al momento apparentemente incapace di individuare la giusta direzione.
Una situazione davvero delicata per una squadra abituata a dominare nel proprio paese, esempio di grande programmazione nel calcio europeo ma ormai da un paio di stagioni incappata in una crisi apparentemente senza rimedio.