Napoli, con Conte cambia tutto: ecco chi rischia il posto

Con Conte sulla panchina al posto di Garcia, il Napoli cambierebbe completamente volto: alcuni giocatori potrebbero rischiare il posto.

Il Napoli cambia volto. Con l’arrivo di Antonio Conte, un’ipotesi meno remota di quanto potesse sembrare solo pochi giorni fa, De Laurentiis potrebbe essere costretto a stravolgere completamente la rosa attuale, e a cambiare anche i piani del futuro economico-finanziario del club.

Napoli di Conte
Conte al Napoli: come cambierebbe la squadra (Ansa) – Fuorigioco.calciomercato.it

Al di là della questione ingaggio, non certo irrilevante nel caso di un top coach come l’ex Tottenham e Inter, il suo approdo sotto l’ombra del Vesuvio significherebbe innanzitutto un veto assoluto alla cessione di Osimhen. Discorso a dir poco delicato, considerando i problemi che ci sono stati tra il club e il giocatore negli ultimi tempi.

Se Victor ritroverebbe una centralità che in parte Garcia sembrerebbe avergli tolto, altri giocatori potrebbero invece finire ai margini, se non addirittura terminare qui la loro carriera partenopea. Qualora Conte confermasse infatti le idee messe in mostra negli ultimi dodici anni, gli azzurri tornerebbero per la prima volta dall’era Mazzarri a schierarsi di base con una difesa a 3. E questo comporterebbe enormi cambiamenti.

Oggi gli azzurri, ad esempio, vantano un pacchetto di centrali limitato, composto da soli quattro giocatori. Per poter resistere fino a gennaio servirebbe quindi utilizzare come ‘braccetto’ Zanoli o Di Lorenzo, due giocatori che o lo hanno già fatto in passato o avrebbero le caratteristiche per ricoprire un ruolo del genere, almeno in attesa del mercato.

Il vero stravolgimento non arriverebbe però in difesa, ma dal centrocampo in avanti, con tantissimi giocatori oggi presenti nella rosa che rischierebbero seriamente il proprio posto. E tra questi anche uno dei nuovi innesti di lusso arrivati solo pochi mesi fa.

Conte fa piazza pulita a Napoli: chi rischia di più

Di base negli ultimi anni Conte ha lavorato su un 3-5-2. Ciò vuol dire che il centrocampo potrebbe anche rimanere lo stesso (Anguissa-Lobotka-Zielinski, con Cajuste ed eventualmente Elmas e Gaetano pronti a subentrare), ma servirebbero dei quinti di gamba, capaci di attaccare e difendere.

Mario Rui, ad esempio, potrebbe far fatica, mentre Olivera ha già giocato in un modulo simile nella sua esperienza a Getafe. Dall’altro lato, con Di Lorenzo o Zanoli accentrati l’unica vera soluzione porterebbe a Politano, che ha caratteristiche pressoché offensive ma che in passato ha già giocato, con risultati discreti, in quel ruolo.

Mercato Napoli
Napoli stravolto: chi rischierebbe il posto con Conte (Ansa) – Fuorigioco.calciomercato.it

Con un attacco a due punte, ovviamente, i titolari quasi inamovibili diventerebbero Osimhen e Kvaratskhelia, che possiamo immaginare più facilmente accentrato che non ridotto a fare tutta la fascia in attacco e in difesa come quinto. In alternativa, potrebbero agire perfettamente in quel ruolo Raspadori, ma anche Simeone per un attacco più ‘pesante’.

Il vero enigma riguarderebbe Lindstrom, il grande colpo del mercato estivo. Immaginarlo seconda punta al fianco di Osimhen è complicato ad oggi, e ancora più difficile da attuare potrebbe essere l’ipotesi di trasformarlo in un quinto. Con l’arrivo di Conte il danese rischierebbe quindi di veder terminare molto presto la sua carriera partenopea. Salvo improvvisi colpi di scena.

Conte cambia modulo per Lindstrom?

Paradossalmente, un tecnico navigato come Conte potrebbe anche cercare di valorizzare Lindstrom modificando leggermente i propri dettami tattici per trovargli una collocazione. Ad esempio, il danese potrebbe rivelarsi pedina preziosa in caso di passaggio al 3-4-2-1, come uno dei trequartisti a supporto della punta (l’altro potrebbe essere Kvaratskhelia), o ancor di più al 3-4-1-2.

Con questo modulo l’ex Eintracht tornerebbe infatti ad agire come trequartista puro, libero di svariare a destra o a sinistra e di scatenare la sua rapidità e la sua fantasia. La soluzione ideale per lui, considerando che anche a Francoforte giocava in un modulo simile.

Ma ci sarebbe un problema, e non di poco conto: chi potrebbe lascargli spazio? Con un centrocampo a due, inevitabilmente uno tra Lobotka, Zielinski e Anguissa finirebbe regolarmente in panchina. E si distruggerebbe definitivamente una delle più belle eredità lasciate da Spalletti.