Continua la guerra alla pirateria, la piattaforma ha deciso di scrivere agli utenti: chiesto un risarcimento
Guerra alla pirateria. Una battaglia che la Lega Serie A porta avanti da tempo, ma ora arriva una mossa da parte di ‘DAZN‘ contro il pezzotto.

La pay-tv del calcio ha infatti inviato una lettera alle persone che, secondo la Procura di Lecce, hanno guardato le partite con abbonamenti illegali. Gli utenti coinvolti erano stati identificati nell’ambito di un’operazione condotta dal Nucleo Speciale Beni e Servizi della Guardia di Finanza di Roma e dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Lecce, coordinato dalla locale Procura. Tutte le persone sono già state multate dalla Finanza. Avranno 7 giorni di tempo per comunicare la disponibilità a versare la somma per una “composizione” bonaria. Nella missiva, firmata dall’amministratore delegato Stefano Azzi, l’emittente chiede un pagamento di 500 euro come “indennizzo forfettario” per una composizione pacifica del danno economico subito. “Pagate 500 euro per comporre il caso e pentitevi” il sunto del messaggio pubblicato nella lettera firmata da Azzi.
Lettera contro il pezzotto: ‘DAZN’ scrive agli utenti
‘DAZN’ precisa che la sanzione amministrativa già comminata dalla Guardia di Finanza non chiude il caso, poiché il risarcimento richiesto rappresenta una misura aggiuntiva per tutelare i propri diritti.

I destinatari hanno sette giorni di tempo per rispondere all’indirizzo email indicato, pena l’avvio di “iniziative giudiziarie di natura risarcitoria e protettiva”, con un possibile aggravio dei costi. In assenza di una risposta, l’emittente si riserva di fare causa. ‘DAZN’ nel frattempo prosegue la sua azione legale coordinandosi con diverse procure, tra cui quelle di Bologna, Cagliari e Napoli. L’emittente, in quanto parte lesa, riceve dai magistrati i dati degli utenti coinvolti e intende così dare un segnale forte contro la pirateria digitale. Oltre alla richiesta dei 500 euro, l’emittente chiede anche “il formale impegno a non porre in essere, in futuro, ulteriori comportamenti che ledano i diritti della scrivente”.