Le vittorie non arrivano, il tecnico della Juventus sulla graticola: la situazione
Un inizio di campionato decisamente promettente, poi lo stop, con cinque pareggi consecutivi tra campionato e Champions League e una vittoria che non arriva dal 13 settembre, ossia dal rocambolesco successo interno contro l’Inter.

Una serie di risultati che hanno alimentato le voci in merito al futuro di Igor Tudor. Il tecnico croato ha un contratto fino al 2027, ma le prestazioni recentemente offerte dalla Juventus hanno fatto sì che si parlasse di un possibile avvicendamento in panchina. Da Luciano Spalletti a Raffaele Palladino, diversi sono i nomi dei candidati che sono stati fatti. E nel frattempo le possibilità in merito ad un possibile esonero di Tudor sembrano crescere sempre più. Almeno stando a quanto riferito dai grandi bookmaker e dalle agenzie di scommesse.
Esonero Tudor, le quote crollano: è uno dei big che rischia di più
La quota infatti è letteralmente crollata. Goldbet propone l’esonero a 8, mentre Eurobet addirittura a 7.

Prima della sfida contro il Milan di domenica sera, pareggiata per 0-0 con un rigore sbagliato dai rossoneri, le quote di un possibile esonero di Tudor si aggiravano tra il 9 e il 10. Un calo importante, che fa presagire come i prossimi risultati potrebbero essere decisivi per il futuro del tecnico. Se si fanno però i raffronti con i tecnici delle altre big, almeno per quanto proposto da Eurobet, Tudor è uno di quelli con il valore più basso. Lontanissimo da Allegri, Conte e Gasperini, il cui esonero è quotato addirittura, rispettivamente, 17 per i primi due e 15 per il tecnico della Roma. Anche Chivu però (a 9) ha una quota più alta di Tudor, così come Italiano (10) e Fabregas (15), insieme a Gasperini il quarto allenatore con la quotazione maggiormente elevata.
Tralasciando Sarri e Pioli, che navigano in acque decisamente complicate, solo il connazionale Ivan Juric, che come Tudor risulta imbattuto in campionato, ha una quota d’esonero più bassa di Tudor. La sua separazione dall’Atalanta paga 4. Le prossime gare dopo la ripresa dalla sosta per le nazionali potrebbero davvero risultare decisive.