Il giovane centravanti nerazzurro e della Nazionale si sta ritagliando uno spazio importante, ma da mesi è sulla bocca di tutti
Pio Esposito resta l’argomento principale di questi ultimi giorni e settimane in casa Inter. Tra critiche, finora poche, e complimenti social e media vari sono pieni di discussioni, pensieri sul golden boy nerazzurro. Che continua a lavorare per la sua strada, cercando di tapparsi le orecchie e gli occhi, almeno fuori dal campo. Una concentrazione che lo ha portato già a togliersi qualche soddisfazione con i nerazzurri e pure in Nazionale.
Da inizio stagione è infatti arrivato il primo gol in Serie A, il primo gol in Champions League e appunto l’esordio e il primo gol pure con l’Italia. All’appello, insomma, manca solo la prima gioia a San Siro. Qualche occasione importante sbagliata di troppo c’è stata, ma fa parte della crescita. Così come gli ingressi in campo non sempre vistosi, ma incredibilmente utili, come quello a Roma fondamentale per tenere il risultato di vantaggio fino alla fine. Fino ad ora una scommessa vinta per l’Inter e per Chivu. Il merito principale per averci creduto, però, va alla società, almeno a sentire Beppe Bergomi.
Bergomi su Pio Esposito: “L’Inter ha rifiutato offerte pazzesche”
A ‘Sky Sport’ di Pio Esposito ha parlato appunto l’ex capitano dell’Inter. Che ha chiarito il ruolo principale nella scelta di puntare forte sul gioiellino classe 2005: “Se non ci fosse stato Chivu non lo avremmo visto all’Inter? No no, è una scelta fatta dalla società prima, ci hanno creduto. Hanno rifiutato offerte pazzesche per lui. Io l’ho seguito, vediamo i gol nell’area ma in carriera ha fatto gol su punizione e da fuori. Hanno capito di avere in casa un giocatore da tutelare“. Per lui si parlava del Napoli, di un tentativo importante da parte di Conte respinto al mittente.
Anche se qualche giorno fa Andrea Stramaccioni a ‘Dazn’ non era dello stesso avviso: “Pio Esposito è roba di Chivu, se non fosse stato per lui che lo conosceva dalle giovanili sarebbe andato in prestito da qualche altra parte”. Poco male, ora lo spazio se lo sta conquistando da sé: “Non si perde d’animo, sta lì e lotta. È la maturità che mi piace molto di questo ragazzo. Con i giovani siamo più bravi tutti”, dice ancora Bergomi.