Mentre si decide il futuro della guida tecnica, con un solo candidato in pole position, si parla anche degli altri candidati
L’esonero di Igor Tudor non è arrivato come un fulmine a ciel sereno, da giorni si sapeva che l’allenatore sarebbe stato mandato via dalla Juventus, bisognava capire solo quando.

È la decisione è arrivata all’indomani della terza sconfitta consecutiva, contro la Lazio dell’ex Sarri all’ottava giornata del campionato di Serie A e dopo alcune dichiarazioni del croato sulle eventuali dimissioni.
La situazione, anche con lo spogliatoio, era ormai diventata insostenibile e subito si è parlato di Luciano Spalletti come nome in pole position per sostituire Tudor.
L’ex commissario tecnico della Nazionale è in trattativa avanzata con la dirigenza per trovare l’accordo definitivo. Con buona pace di Raffaele Palladino, candidato numero 2, che era pronto a subentrare
Ma c’è anche un altro allenatore che avrebbe potuto far bene in bianconero: Roberto Mancini.
Mancini meglio di Spalletti alla Juventus per tre motivi
Mancini, nonostante parole discutibili e passato all‘Inter, ha svelato di essere tifoso della Juventus sin da bambino, cosa che non guasta mai in momenti del genere.
Mancini è un normalizzatore e avrebbe messo gli uomini al proprio posto, senza ergersi a protagonista, entrando in punta di piedi, ma con coraggio e determinazione, in un ambiente come quello del club piemontese.
Mancini ha una enorme voglia di rivalsa e di ritrovare una panchina europea importante, dopo le esperienze con le Nazionali. E avrebbe potuto mettere in campo anche questo, utile in uno spogliatoio intristito.
Ma Comolli e la dirigenza hanno deciso di prendere altre strade, adesso toccherà al campo dare il verdetto, l’unico che conta veramente.