Il direttore di Sky Sport Federico Ferri ha pubblicato una lettera con cui condannava il comportamento dei due stagisti colpevoli di aver esultato in diretta
Ha creato scalpore e ha fatto discutere quanto andato in onda su Sky Sport 24 durante le partite di Serie A, in particolare quella di domenica alle 12.30 tra Verona e Inter. Nel collegamento in studio, infatti, ha fare da sfondo c’è stata l’esultanza di due stagisti della redazione alla rete del vantaggio nerazzurro nel recupero, per l’autogol di Frese. Una scena che a molti non è piaciuta, di sicuro non al direttore di Sky Sport Federico Ferri.
Che nelle scorse ore ha pubblicato una lettera molto dura, prendendo spunto per mandare un messaggio generale: “Cari colleghi, oggi la redazione si è resa protagonista di una scena indegna della nostra professione e del prestigio e della serietà che contraddistinguono e devono contraddistinguere Sky Sport. Esultare per il gol di una squadra, qualsiasi essa sia, in qualsiasi partita, e mettere in scena baracconate da bar o da stadio (purtroppo vale anche per le tribune stampa, ma questo è un altro discorso), è inaccettabile sempre, a maggior ragione se la scena finisce in onda”.
“Chi fa il tifoso, chi dimostra di non essere imparziale o di dare giudizi in qualche modo condizionati anche solo da simpatie o antipatie, o da qualsiasi pregiudizio, e in generale chi non si comporta in modo da onorare la nostra professione e Sky Sport, verrà giudicato editorialmente inadatto a ricoprire il ruolo di inviato, o ad andare in onda, o ad avere responsabilità in redazione”, conclude la lettera di Federico Ferri. Sui social, però queste parole hanno diviso e non poco i tifosi.
“Condivido anche le virgole consapevole che i giornalisti sportivi, amando il calcio, sono persone che, come tutti, tifano per una squadra del cuore. La cosa che non mi piace è aver usato il pugno di ferro con due stagisti“, “Il punto è che si può tranquillamente essere tifosi (vedi Repice, Cucchi e altri) ma mentre lavori non lo devi palesare”, “Ferri offre uno spiraglio di serietà all’informazione ed alla professione giornalistica più in generale”, alcuni dei commenti che condividono la scelta e le parole del direttore di Sky Sport.
Ma tanti hanno ritenuto eccessiva una presa di posizione simile: “Date sempre ragione al datore di lavoro. Senza confronto, giustificazione, copertura sindacale. Ormai non siamo più cittadini o lavoratori ma sudditi. E guai a ribellarsi”, “Ma non scherziamo, lettera vergognosa scritta solo per allisciare il pelo a quella masnada di populisti con il sangue agli occhi che scambia il calcio per la seconda guerra mondiale”, “Solita ramanzina fatta solo per salvare la faccia (e abbonati)”, “Parla di rispetto per i tifosi ma con questa lettera e con questo suo comportamento non fa altro che far emergere il suo spirito di tifoso”, “Quanta ipocrisia e poveri ragazzi malcapitati!!! Mica fanno gli arbitri, che poi come se non fossero tifosi pure quelli alla fine. Se ci sono dei tifosi, cosa cambia..il risultato?”
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