Giocatore fatto entrare dall’allenatore e che mette subito in grave difficoltà la sua squadra con un cartellino rosso evitabile: partita disastrosa
Il sabato calcistico è stato dedicato ai match delle nazionali, con punti pesanti in palio per la qualificazione ai prossimi Mondiali. Un sabato davvero da dimenticare in fretta in particolare per la Slovenia e per Petar Stojanovic, che l’ha fatta grossa: in otto minuti si è guadagnato il cartellino rosso, affondando, di fatto, le residue chances dei suoi nella partita contro il Kosovo.

Il terzino destro, classe 1995, in forza al Legia Varsavia era stato mandato in campo da Kek al posto di Horvat, come una delle due mosse, subito dopo l’intervallo, per provare a cambiare la partita che vedeva gli sloveni già sotto di un gol e obbligati a rimontare, per provare a tenere vivo almeno il sogno dei playoff. Ma, come detto, Stojanovic ha reso il suo ingresso in campo memorabile in segno negativo.
Gli sono bastati otto giri di lancette per lasciare in dieci i suoi compagni, con un doppio cartellino giallo molto imprudente, per due interventi sanzionati senza esitazione dall’arbitro Turpin. La frittata, per la Slovenia, è stata completata poco dopo dall’autorete di Karnicik, che ha mandato alle spalle di Oblak il cross di un avversario, regalando il 2-0 al Kosovo.