De Laurentiis può perdere la carica di presidente del Napoli: cosa dice l’art.22-bis delle NOIF

Il patron azzurro è stato rinviato a giudizio dal GUP del Tribunale di Roma per l’ipotesi di false comunicazioni sociali relative agli esercizi 2019, 2020 e 2021

De Laurentiis non più presidente del Napoli e del Consiglio d’amministrazione dello stesso club azzurro. Precisiamo: è una possibilità remota, ma comunque una possibilità.

De Laurentiis a un evento
De Laurentiis può perdere la carica di presidente del Napoli: cosa dice l’art.22-bis delle NOIF (AnsaFoto) – Calciomercato.it

Come scritto su Ius101.it dall’avvocato Michele Di Francesca, a seguito del rinvio a giudizio del patron del Napoli disposto dal GUP del Tribunale di Roma per l’ipotesi di false comunicazioni sociali relative agli esercizi 2019, 2020 e 2021, De Laurentiis decadrebbe dalla sua duplice carica di presidente qualora il processo penale “dovesse concludersi con una condanna definitiva ad una pena detentiva (reclusione) superiore a sei mesi per il contestato reato di false comunicazioni sociali (previsto dall’art. 2621 c.c.)”.

Per De Laurentiis e l’Ad del Napoli Chiavelli, anche lui rinviato a giudizio, “potrebbe teoricamente scattare la sanzione accessoria dell’interdizione dagli uffici direttivi delle persone giuridiche (previsto dall’art. 32-bis c.p.). In tale ipotesi troverebbe conseguente applicazione l’articolo 22-bis delle Norme Federali Organizzative della FIGC (NOIF) che prevede, in simili casi, la decadenza dalla carica di dirigente“.

Come noto, invece, a livello sportivo il Napoli non rischia nulla, consideato che il procuratore federale Chiné ha già archiviato (nel 2022) il procedimento con al centro le due discusse operazioni di mercato (l’affare Osimhen col Lille e lo scambio Manolas-Diawara con la Roma) che invece, secondo i pm, avrebbero alterato i bilanci della società partenopea.

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