Il responsabile arbitri Fifa ha spiegato il nuovo esperimento per la Coppa d’Arabia per prevenire perdite di tempo e simulazioni
I vertici del mondo del calcio a livello internazionale continuano a cercare eventuali modifiche regolamentari, nuove idee che possano migliorare il gioco, renderlo più fruibile, spettacolare o magari corretto. Almeno questa è l’intenzione di quanto ha annunciato Pierluigi Collina, ora responsabile del settore arbitrale della Fifa. In questi ultimi anni al centro delle discussioni è finito spesso il tempo effettivo delle partite, al netto delle sempre più frequenti perdite di tempo, dovute magari a qualche simulatore incallito.

Tra gli obiettivi del Var alla sua introduzione c’era senza dubbio anche questo, ovvero scoraggiare chi fingeva un infortunio, un fallo subito e via dicendo. L’ultima trovata in questo senso l’ha spiegata appunto Collina, proprio per mettere un freno ai simulatori e a chi vuole solamente perdere secondi preziosi. L’esperimento in questione sarà attuato nella prossima Coppa d’Arabia: la nuova norma stabilisce che ogni volta in cui lo staff medico di una squadra entrerà in campo per soccorrere e curare un calciatore, lo stesso giocatore dovrà uscire dal campo ma soprattutto dovrà attendere due minuti prima di rientrare.
Due minuti fuori dal campo per un infortunio: la nuova regola Fifa annunciata da Collina
Una sorta quindi di ‘penalità’ a tempo, perché sarà calcolato appunto il tempo effettivo in cui la squadra in questione rimarrà in dieci. Questo sulla scia della nuova norma già operativa contro le perdite di tempo dei portieri che dopo 8 secondi in possesso del pallone concedono automaticamente un calcio d’angolo agli avversari. “Hanno capito che la regola andava rispettata e ha portato grandi benefici”, ha detto Collina.

La nuova norma entrerà in vigore a partire dalla Coppa d’Arabia 2025 in programma dall’1 al 18 dicembre a Doha, e sarà di fatto un test. Ovviamente i due minuti fuori dal campo non saranno applicabili nel caso in cui sia coinvolto il portiere oppure ci sia un cartellino giallo o rosso da parte dell’arbitro in quell’episodio.